Simone Morelli assolto perché il fatto non costituisce reato

E’ arrivata questa mattina nel corso dell'udienza presieduta dal giudice dott. Federico Maria Meriggi la sentenza di piena assoluzione per Simone Morelli nell'ambito del processo per tentata diffamazione partito nel 2019 da una denuncia del Sindaco Alberto Bellelli 

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Assolto perché il fatto non costituisce reato ex art.530 comma 2 c.p.p.
E’ arrivata questa mattina nel corso dell’udienza presieduta dal giudice dott. Federico Maria Meriggi la sentenza per Simone Morelli, all’epoca Vicesindaco, nell’ambito del processo per tentata diffamazione partito nel 2019 da una denuncia del Sindaco Alberto Bellelli. Già il Pubblico Ministero aveva chiesto l’assoluzione nell’udienza del 19 giugno scorso ricollocando il gioco delle parti in ambito politico e definendo improprio il termine di dossier riferito a notizie che erano rimpallate da una parte all’altra e a chiacchiere che non si erano tradotte in documenti falsi o alterati. Secondo la difesa di Morelli, non erano stati redatti documenti falsi riguardanti l’acquisto della casa da parte di Bellelli al fine di trasmetterli ai giornali ed era stata sottolineata l’inopportuna condotta di chi ricoprendo un ruolo istituzionale aveva accettato l’offerta di un immobile di pregio in pieno centro storico trattandone l’acquisto con il proprietario, un imprenditore contestualmente impegnato in una poderosa lottizzazione edilizia e commerciale.

La compravendita risale all’ottobre del 2015, tre mesi dopo la concessione da parte dell’Amministrazione comunale della ulteriore proroga del termine per la presentazione del piano particolareggiato di iniziativa privata per la realizzazione di interventi edilizi sulle aree di proprietà dell’imprenditore.  A seguito di tale concessione di proroga, i diretti interessati all’intervento edilizio hanno quindi presentato la documentazione necessaria che è stata approvata in via definitiva con delibera di Giunta nel luglio 2017. La difesa di Morelli aveva poi fatto riferimento al decreto di citazione nell’ambito del processo penale che si è recentemente aperto a carico del dirigente del Comune di Carpi rinviato a giudizio per abuso d’ufficio in relazione alla medesima lottizzazione.

L’ex vicesindaco di Carpi Simone Morelli dopo un percorso giudiziario durato 5 anni esce pulito da ogni accusa: gli è stato attribuito di tutto ma in aula non c’è arrivato niente e quello che c’è arrivato è stato archiviato. Già assolto per il caso dehor nel maggio 2021, assolto ora per la tentata diffamazione: di tutta questa vicenda restano le conseguenze che sul piano politico e personale sono state devastanti.

Sara Gelli