Aperto – ma non del tutto – il sottopasso ferroviario pedonale

Il sottopasso - che verrà videosorvegliato - è composto da una scala già accessibile, per chi proviene dai binari, e da rampe per i disabili e i ciclisti, invitati comunque a portare la bici a mano, sul fronte universitario. Rampe che invece, sul lato stazione, al momento non sono ancora percorribili.

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1,5 milioni di euro. E’ questo l’importo complessivo, a carico del Comune di Carpi, dei lavori per la realizzazione del sottopasso ferroviario pedonale che consente di attraversare i binari e raggiungere l’Oltreferrovia. “Fino a due anni fa – ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica, Riccardo Righi – qui non c’era nulla e pareva impensabile poter attraversare la ferrovia. La stazione è, per antonomasia, la porta alla città e ora si aprirà su un versante in trasformazione, con un polo universitario pronto e un parco in via di realizzazione. Questo non è un progetto a sé stante, bensì parla di una città che guarda oltre, ai sistemi dei luoghi”. All’infrastruttura, che è stata aperta oggi, 14 settembre, “mancano ancora alcune finiture mentre nei prossimi mesi partirà il secondo stralcio dei lavori, per una spesa di circa 1 milione di euro finanziato da fondi PNNR, e per il quale c’è già la gara di affidamento, per terminare l’allacciamento del sottopasso al fronte della stazione e renderlo così totalmente fruibile dai ciclisti, per coprirne una parte con una pensilina e per rifare il piazzale esterno”. 

Il sottopasso – che verrà videosorvegliato – è composto da una scala già accessibile, per chi proviene dai binari, e da rampe per i disabili e i ciclisti, invitati comunque a portare la bici a mano, sul fronte universitario. Rampe che invece, sul lato stazione, al momento non sono ancora percorribili.

E dopo scalini e rampe, i cui lavori sono iniziati nel “novembre del 2021 da Rete ferroviaria italiana, in accoglimento delle indicazioni del Comune” spiegano l’ingegner Sara Cacchi ed Emanuele Lolli di Rfi, a spalancarsi è un camminamento in calcestruzzo architettonico, lo stesso materiale che troveremo nel “Parco dell’Oltreferrovia in segno di continuità”, prosegue l’assessore Righi. Pochi metri e si sbuca in via Corbolani, dove svetta il polo universitario: la strada che, dopo la struttura della Fondazione Cr Carpi torna a essere bianca, (“a breve l’asfalto danneggiato dal transito dei tir verrà rasato” assicura Righi), diventerà chiusa, verosimilmente dalla fine del mese di ottobre. L’area un tempo occupata dall’ex Consorzio Agrario, ora abbattuto, resta invece recintata per motivi di sicurezza e, conclude Righi, “resterà tale fino a quando non decideremo cosa farne unitamente alla Fondazione che ne detiene la proprietà”.

Jessica Bianchi 

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