Che la caccia al tesoro abbia inizio!

Gioco di squadra, scoperta e impegno, la caccia al tesoro non è solo un’avventura entusiasmante per ogni bambino ma anche uno strumento prezioso di crescita e formazione. A dare forma e colore a questa tipologia di gioco è la carpigiana Chiara Gibertini: “durante i difficili anni della pandemia, avendo molto tempo a disposizione, ho deciso di mettermi alla prova rispolverando un mia vecchia passione. Sin da bambina amavo cimentarmi in queste piccole e grandi imprese ed essendo mamma di due bambini ho pensato di costruirne una rivolta alle scuole ma anche ai privati”.

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Chiara Gibertini

Alzi la mano chi non ha mai partecipato a una caccia al tesoro, sperimentando sulla propria pelle la frenesia di scovare indizi e risolvere indovinelli per ambire al premio finale! Gioco di squadra, scoperta e impegno, la caccia al tesoro non è solo un’avventura entusiasmante per ogni bambino ma anche uno strumento prezioso di crescita e formazione. A dare forma e colore a questa tipologia di gioco è la carpigiana Chiara Gibertini: “la prima caccia che ho realizzato – spiega – è nata quasi per caso. In punta di piedi. Durante i difficili anni della pandemia, avendo molto tempo a disposizione, ho deciso di mettermi alla prova rispolverando un mia vecchia passione. Sin da bambina amavo cimentarmi in queste piccole e grandi imprese ed essendo mamma di due bambini, Francesco e Mariasole, ho pensato di costruirne una”. Un lavoro lungo e laborioso ma con un pizzico di “passione e dedizione,  – prosegue Chiara – tutto diventa possibile”.

La prima caccia al tesoro nata dalla fantasia di Chiara Gibertini si svolge nella cornice verde del Parco della Resistenza: “le tappe sono 39. Panchine, alberi, pali della luce, giostrine… tutto può trasformarsi in un gioco da assaporare in compagnia e all’aria aperta. Gli indizi sono in rima baciata per rendere il gioco ancora più accattivante e coinvolgente sino al premio finale, ovvero un ingresso sui tappeti elastici presenti nel parco”. 

Un progetto che è già piaciuto anche ad alcune scuole dell’infanzia del nostro territorio, dal Mery Poppins all’Aida e Umberto Bassi, per le sue finalità educative e didattiche: dalla comprensione del testo all’accrescimento del senso dell’orientamento e problem solving, alla scoperta del proprio territorio. “Un’idea che – continua Chiara Gibertini – spero possa fregiarsi a breve del patrocinio del Comune di Carpi con cui ho già preso contatti”.

Questa prima caccia al tesoro è stata l’apripista ma può essere modificata a seconda delle conoscenze e delle abilità che bambini e ragazzi devono utilizzare per comprendere gli indizi o del numero di squadre partecipanti. Insomma ogni gioco può essere personalizzato, contestualizzato in luoghi differenti e diventare non solo uno strumento didattico ma anche un intrattenimento con cui divertire i più giovani in occasioni di feste ed eventi grazie alla creatività e all’abilità di Chiara (Per info: crazy.jumping.cg@gmail.com). Che la caccia al tesoro abbia inizio!

Jessica Bianchi 

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