Fratelli d’Italia: “Degrado nel piazzale, quando verranno spostate le micro aree dei sinti?”

Il gruppo Fratelli d’Italia ha presentato un’interpellanza in Consiglio Comunale relativa alla “situazione di degrado presente in zona piscine e legata alla presenza di micro aree di sinti che occupano la zona da quando è stato sgomberato il campo di via Nuova Ponente”.

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Il gruppo Fratelli d’Italia ha presentato un’interpellanza in Consiglio Comunale relativa alla “situazione di degrado presente in zona piscine e legata alla presenza di micro aree di sinti che occupano la zona da quando è stato sgomberato il campo di via Nuova Ponente”.

La giunta ha speso negli anni complessivamente centinaia di migliaia di euro per il campo nomadi prima e per le micro-aree ora: “è inammissibile – commenta Annalisa Arletti, Capogruppo FDI in Consiglio Comunale – che non si riesca a trovare una soluzione per sgomberare queste aree che generano degrado e sporcizia in un luogo dove ci sono scuole e impianti sportivi. La situazione è peggiorata negli ultimi tempi: nel piazzale sono presenti rottami e autovetture in evidente stato di abbandono ed è altrettanto evidente che l’occupazione si sia allargata oltre i limiti delineati dalle micro aree. A fianco di roulotte e camper sembrano esserci delle vere e proprie discariche a cielo aperto per rifiuti e abbandono di oggetti di medio-grandi dimensioni”.

Nell’interpellanza Fratelli d’Italia chiede “se i soggetti che occupano le micro aree pagano regolarmente le utenze e se vi sono morosità o ritardi nei pagamenti, se la Polizia Locale ha effettuato dei controlli e come si intenda arrivare a una soluzione non più procrastinabile dopo tanti anni di noncuranza del problema”. Tra le sollecitazioni poi ve ne è anche una legata alla raccolta differenziata: “vorremo conoscere il motivo per cui, mentre tutta la città di Carpi è impegnata nella raccolta differenziata tramite il metodo porta a porta integrale, nell’area oggetto dell’interpellanza siano stati messi bidoni di raccolta rifiuti indifferenziata non recuperabile”, conclude Arletti.