Sono 19, provengono da 15 Paesi del mondo e hanno tra i 15 e i 21 anni. Sono i giovani partecipanti al Campo Emilia voluto dal Distretto Lions dell’Emilia Romagna, un progetto di scambio internazionale che quest’anno si tiene nella nostra città. A Carpi dall’inizio di luglio, i ragazzi e le ragazze sono stati dapprima ospiti di alcune famiglie mentre ora si apprestano a vivere insieme, a fare vita da campo insomma, presso l’Istituto di formazione Nazareno.
“Questo progetto è davvero unico nel suo genere – spiega Marco Tioli – per il suo carattere inclusivo. Prosegue infatti la sperimentazione condotta per la prima volta tre anni fa e che prevede la presenza di giovani non vedenti o ipovedenti. A giocare in casa quest’anno sarà Filippo, non vedente, che fungerà da guida per tutti noi, aiutandoci a scoprire la città”. Il progetto, nato nel 1961, ha uno scopo ben preciso, ovvero “quello di unire i popoli del mondo. I protagonisti grazie a questa esperienza condivideranno ogni momento e creeranno connessioni che, ne siamo certi, dureranno tutta la vita. Tra loro potrebbero esserci i leader del domani e il nostro auspicio è che proprio qui possano imparare amicizia e fratellanza”.
Questi scambi, ha aggiunto Fabrizio Bulgarelli, presidente uscente del Club Lions Carpi Host – che ha ricevuto l’incarico di organizzare il campo nella nostra città per il triennio 2023-2025 – “offrono l’opportunità a questi ragazzi di conoscere dei loro coetanei provenienti da tutto il mondo e confrontarsi con culture nuove rappresenta davvero una straordinaria occasione di formazione”.
“Si parla tanto dell’importanza della contaminazione culturale – gli ha fatto eco il nuovo presidente del club, Marco Arletti – e questo progetto ne è un esempio concreto, all’insegna dell’arricchimento reciproco. Respirare quest’aria internazionale non può che far bene a tutti, agli ospiti così come ai carpigiani”.
I diciannove ragazzi resteranno a Carpi fino al 23 luglio e si dedicheranno a visite e numerose attività “diventando così una unica e grande famiglia”.
Insomma grazie al Lions, il mondo fa tappa alla Corte dei Pio.
Jessica Bianchi