E’ fissata, come previsto, entro la fine dell’estate la conclusione dei lavori alla Casa della Comunità di Carpi (inizialmente denominata Casa della Salute), mentre di seguito sarà realizzata la variante che si è resa necessaria per la sistemazione dell’area esterna, il cui importo non comporta alcun aumento del quadro economico complessivo. Con i successivi collaudi e le autorizzazioni, l’attivazione della Casa della Comunità di Carpi è prevista entro il 2023.
Per la struttura di via Peruzzi l’Ausl di Modena ha stanziato un investimento di quasi 4 milioni di euro interamente coperto da fondi aziendali: rappresenterà l’hub distrettuale, in un sistema a rete che vedrà la presenza di tre Case della Comunità spoke, a Novi-Rovereto (già esistente), Soliera e Campogalliano (in progettazione).
Nella Casa della Comunità di Carpi troveranno spazio diversi servizi, improntati a un’ottica di presa in carico integrata, dalla gestione assistenziale sul territorio alla prevenzione e alla promozione della salute e di sani stili di vita, passando per la collaborazione con il mondo del sociale e del volontariato: al primo piano saranno presenti ambulatori di una medicina di gruppo e il Consultorio famigliare, con lo Spazio Giovani, che potrà rappresentare un punto di riferimento importante per i ragazzi grazie alla vicinanza delle scuole superiori.
Al piano terra saranno invece collocati i servizi che daranno risposta ai bisogni socio-sanitari del territorio, in maniera sempre più integrata: è qui infatti che sarà trasferita la Centrale Operativa Territoriale (COT), già oggi in funzione temporaneamente presso l’Ospedale Ramazzini, con a fianco lo Sportello Sociale in collaborazione con il Comune di Carpi, così come sarà presente un Punto di Infermieristica di Comunità e la sede del SADI, il Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata.
La struttura avrebbe dovuto vedere la luce nel luglio 2020 ma ha subito un lunghissimo stop a causa del fallimento, nel dicembre 2018, dell’impresa aggiudicataria del bando per la costruzione. Dopo anni di cantiere al palo, i lavori erano stati finalmente riaffidati ma ci fu un nuovo stop per il Covid.
S.G.