L’arte che valorizza, libera, rilassa e permette di esprimere la propria essenza. È lo spirito che guida Maria Vittoria Portioli, ceramista carpigiana classe 1984, nella creazione dei suoi manufatti in ceramica. Dopo il diploma al Liceo della Comunicazione con indirizzo spettacolo e la laurea in Scienze dei Beni Culturali, Maria Vittoria ha prestato opera di volontariato in India per un mese e mezzo, e ha lavorato in un laboratorio socio-occupazionale all’interno di una cooperativa carpigiana.
Recentemente ha creato la vetrina social La Ceramicaia dove pubblica le foto delle sue creazioni artistiche in ceramica.
Quando e come nasce La Ceramicaia e a cosa si deve il nome?
“La Ceramicaia è nata nel 2021 quando ho iniziato a sentire la necessità di realizzare oggetti miei, e quando mia cognata, proprietaria di un negozio di fiori a Rovereto, mi ha chiesto di realizzare alcuni manufatti in ceramica per lei. Dopo aver avuto dei riscontri positivi da parte dei clienti, ho deciso di investire in questo progetto comprando un piccolo forno da ceramica. Ho scelto il nome La Ceramicaia perché non mi sentivo una vera ceramista, ma ho sempre amato lavorare con l’argilla. È terapeutico, rilassa e dà tanta soddisfazione vedere come, con le proprie mani, si può plasmare e dare vita a qualcosa di nuovo che prima non esisteva”.
Dove e come hai imparato a lavorare la ceramica?
“Ho imparato nella cooperativa sociale in cui lavoro. Non ho mai fatto un vero e proprio corso, sono autodidatta, ma devo tantissimo a chi mi ha dato l’opportunità di imparare quest’arte”.
Che cosa realizzi e quali sono le creazioni di cui sei più orgogliosa?
“Ho iniziato a realizzare dapprima oggettistica legata al floreale, da vasi e portafiori e, successivamente, ho ampliato l’assortimento realizzando anche tazze, decorazioni da parete, bomboniere e altro. Quando creo un oggetto nuovo, in realtà, mi lascio trasportare dall’ispirazione del momento. Dal punto di vista affettivo sono molto legata ai miei portafiori secchi: mattoncini su cui imprimo frasi e nei quali s’infilano i fiori secchi. È grazie a loro che ho deciso di lanciarmi un po’ di più bella mia attività. Invece, a livello artistico sono molto fiera del vasoramo da appendere a parete e dei miei vasi”.
Sogni e progetti per il futuro?
“Per ora La Ceramicaia è solo un hobby ma il mio sogno sarebbe quello di avere un piccolo laboratorio dove lavorare (adesso mi divido tra casa mia e la casa di mia suocera dove ho il forno per la ceramica) e, magari, poter fare progetti per le scuole e altri servizi.
Purtroppo è un’attività dispendiosa per cui, per il momento, mi accontento di fare dei mercatini. Sarebbe bello che la nostra città agevolasse la creazione di luoghi di lavoro per giovani artigiani e artisti”.
Chiara Sorrentino