Oggi, giovedì 6 luglio a Soliera arrivano i The Notwist, band di culto sulla scena musicale internazionale dal 1990. Sono bavaresi ma cantano in lingua inglese, propongono un sound che intreccia musica elettronica, electro-pop e post-rock. Saliranno sul palco di Piazza Lusvardi alle ore 21.45, dopo le esibizioni di Tristitropici (ore 20) e Grosso Bernardo (ore 21). Ingresso rigorosamente gratuito.
La serata di Arti Vive Festival vedrà protagonista anche il teatro con la performance site-specific al Castello Campori The innocents di Antonella De Sarno, e in piazzetta Sitti il 5° concorso di microdrammaturgia a cura dei Pensieri Acrobati 2023 caratteri (spazi esclusi) e lo spettacolo di stand up comedy di Nanni Mascena, Auanagana.
I Notwist suonano “sempre nuovi e freschi anche se sono in circolazione da trent’anni”, ha scritto il critico Valerio Di Marco. “Sono uno stato della mente, una categoria del pensiero. Fondamentalmente perché c’è sempre tanta anima nella loro musica”.
I brani del quintetto bavarese, guidato dai fratelli Acher (Markus e Michael) uniscono ritmi elettronici, campioni di fiati jazz, figure di chitarra e linee di basso derivate sia dal Krautrock che dal dub reggae. La voce di Markus Acher aggiunge un’aura di malinconia ai testi già malinconici. “Alza il telefono e rispondimi finalmente,” mormora in “Pick up the phone”, pezzo contenuto nell’album “Neon Golden” del 2002. Di fatto con quell’album i Notwist conquistarono anche il pubblico americano, dopo che già il precedente disco “Shrink”(1997) aveva fatto breccia, anticipando (per la critica) “Amnesiac” dei Radiohead. Una curiosità: due dei loro pezzi sono finiti nelle colonne sonore di altrettanti film italiani: nel 2004 “Consequence” venne inserita nella commedia di Aldo, Giovanni e Giacomo “Tu la conosci Claudia?”, mentre la canzone “One with the freaks” chiude il film di Paolo Sorrentino “L’amico di famiglia”, uscito nelle sale nel 2006.
Prima dei Notwist sul palco salirà Grosso Bernardo con il suo album appena uscito: “Devastami fortuna”. Musicista e ricercatore che vive a Madrid, ha studiato elettroacustica al Conservatorio di Santa Cecilia e all’IRCAM Centre Pompidou, e lavorato in California
(UCLA) e Svizzera. La sua produzione include dischi, libri e la colonna sonora di uno spettacolo teatrale, tutto sotto diversi alias. Alle 20 in piazza Sassi suonano i Tristitropici della rete Solido; alla stessa ora in Castello Campori la performance “The innocents” di Antonella De Sarno, ispirata dalla poesia di Emily Dickinson e dal film “Il colore del melograno” di Paradjanov, a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei.
In piazzetta Sitti 2023 caratteri (spazi esclusi) con i Pensieri Acrobati e lo stand up comedy di Nanni Mascena. In Auanagana, il comico siciliano ripercorre alcuni accadimenti della vita in cui è stato in imbarazzo, le tappe della sua formazione sessuale, il suo rapporto con la famiglia. Usando l’odio e l’imbarazzo come i due principali sentimenti per raccontarsi e per cercare quel qualcosa che tra le risate unisce lui e il pubblico, anche a un livello umanamente più intimo.