Era la sera del 23 giugno 1922 e un gruppo di ragazzi stava festeggiando in campagna a Quartirolo, la “Guazza” di San Giovanni. All’improvviso i giovani vennero assaliti da una squadra di fascisti, alcuni riuscirono a fuggire, riparandosi in una casa vicina, gli altri vennero colpiti con percosse, bastoni e coltelli. Agostino Zanfi di 16 anni fu raggiunto da due colpi di coltello e morì pochi istanti dopo; Gino Ognibene di 15 anni subì quattro coltellate e morì dopo 185 giorni di agonia; furono feriti anche altri. Si trattava di giovani che non avevano niente a che fare né con la violenza né con la sanguinosa contrapposizione politica di quel tempo.
Venerdì 23 giugno, alle 19, proprio in Via Giandegola 4, luogo dove avvenne l’aggressione mai punita, si celebrerà una Messa presieduta da don Antonio Dotti e animata dalla Comunità parrocchiale di Quartirolo.