“Abbiamo letto con amarezza e disappunto – sottolinea Roberto Butelli, Segretario Generale Provinciale del Siulp, Sindacato italiano unitario lavoratori polizia
Segreteria Provinciale Modena – le ultime dichiarazioni in materia di sicurezza pubblica, relativa alla città di Carpi, ed esternate dopo la serie di furti e spaccate. Siamo amareggiati che soltanto adesso l’amministrazione comunale e il sindaco Bellelli ammettano che a Carpi vi sia un problema sicurezza e che, nonostante gli ottimi risultati del Commissariato della Polizia di Stato, non si riesce a frenare”.
Il Siulp da anni sostiene che Carpi meriterebbe più attenzione sotto ogni punto di vista: “potremmo nuovamente elencare titoli e contenuti dei nostri comunicati stampa dal 2018 ad oggi, – prosegue Butelli – ma non ci piace ripetere ciò che abbiamo detto anche qualche settimana fa. E’ forse opportuno però ricordare altri titoli: “Consiglio sulla sicurezza tra i fatti e la percezione” (Voce di Carpi del 14.01.2022), “Sicurezza, per l’amministrazione la colpa è delle notizie” (Temponews del 14.01.2022), ma soprattutto “Manca sicurezza? No, è una percezione. Gli operatori devono essere più cauti” (Gazzetta di Modena del 15.01.2022).
Titoli non inventati, ma che riportavano dichiarazioni rese da componenti della giunta comunale, la quale poco più di un anno fa affibbiava la responsabilità della sensazione d’insicurezza ora ai giornali, ora agli operatori, mentre oggi la stessa giunta pare aver cambiato rotta.
Ne prendiamo atto, chiedendoci però quali siano gli indicatori che Sindaco e giunta hanno preso in considerazione per chiedere il passaggio in fascia A del Commissariato di Carpi: statistiche nuove e completamente diverse? Dati sui reati in incremento? Problemi di ordine pubblico che non conosciamo?”.
Minimizzare gli allarmi sulla sicurezza, continua Butelli, “non solo non risolve i problemi e non fa sentire i cittadini più sicuri, ma rallenta o addirittura azzera la risposta del Ministero dell’Interno rispetto alle richieste di incremento d’organico che, come SIULP, portiamo avanti da tempo.
Vi è una responsabilità morale e politica nel minimizzare o addirittura negare le problematiche della sicurezza, poiché il risultato ad oggi è sotto gli occhi di tutti: organici carenti ed elevazione di fascia in ritardo. Non solo a Carpi si sono minimizzati problemi evidenti, ma ciò è avvenuto anche in altri centri di questa provincia e non solo i sindaci hanno contribuito in ciò: vi sono anche le responsabilità tecniche e politiche di prefetti e questori, che con le loro rassicurazioni o con i loro silenzi, hanno contribuito a mantenere l’idea della provincia di Modena come isola felice. La sicurezza non è di destra così come non è di sinistra: è un concetto di sana e civile convivenza a prescindere da chi governa la città, la regione o il Paese ed è per questo che il Siulp continuerà a esprimere gli stessi concetti tecnici, a prescindere da chi decide e da chi chiede”.