Mercato immobiliare, “a Carpi l’offerta di immobili è più bassa rispetto alla domanda”

A Carpi se vi fosse un maggior numero di edifici a disposizione - spiega Maria Femminella, titolare di Dimensione Casa - li venderemmo. La fascia di età tra i 30 e i 55 anni è quella che maggiormente sente il bisogno di cambiare: giovani coppie che si creano, famiglie che si allargano, persone di mezza età alla ricerca di una casa in cui invecchiare serenamente… Insomma il mercato del nuovo tiene, non c’è invenduto: le persone, anche in vista delle direttive europee che ci costringeranno nel medio e lungo periodo a mettere a norma gli immobili dal punto di vista energetico, preferiscono acquistare case di nuova realizzazione pur dovendo ricorrere all’aiuto delle banche dal momento che circa 7 compravendite su 10 sono possibili solo grazie a dei mutui. Per non parlare di chi decide di comprare immobili da mettere a reddito: il mattone infatti resta un investimento più sicuro rispetto a quelli finanziari”.

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Maria Femminella

La casa perfetta. Quella dei sogni. Alzi la mano chi non l’ha sognata almeno una volta. Un concept, quello dell’abitare, che si evolve nel tempo. Cambiando insieme a noi e alle nostre mutate esigenze. A ridisegnare desideri e aspettative ha contribuito con forza anche la pandemia, “un periodo – spiega Maria Femminella, titolare di Dimensione Casa, gruppo di agenzie immobiliari presenti a Carpi, Cavezzo e Modena – nel quale tutti abbiamo dovuto fare i conti coi limiti della nostra abitazione. Poco spazio, nessuna area verde o un terrazzo in cui concedersi un momento di libertà e godere di una boccata d’aria, un angolo cottura angusto… sono alcuni dei motivi che hanno spinto tante famiglie ad ambire a una casa diversa. Il 2021 e il 2022 sono stati due anni di grande fermento per le compravendite. Una dinamicità fuori dall’ordinario favorita da un basso costo del denaro, dalla volontà delle banche di dare credito alle famiglie e dai numerosi bonus, incentivi e detrazioni legati all’acquisto e alla ristrutturazione. Tutto questo ha reso il mercato immobiliare carpigiano, e non solo, vivacissimo e sono stati venduti anche appartamenti disponibili da tempo”. 

Nel 2023 si assiste invece a una netta contrazione legata, prosegue Maria Femminella, “non sono alla diminuzione del volume degli immobili disponibili ma anche allo scoppio del conflitto russo-ucraino, al rincaro delle materie prime, al caro bollette, all’aumento dell’inflazione e dei tassi di interesse sui mutui. Meno immobili, giro di vite sui bonus edilizi e ridotta capacità di acquisto stanno frenando la corsa all’acquisto e alla ristrutturazione”.

I costi del nuovo nel carpigiano sono lievitati: se prima il prezzo medio al metro quadro si aggirava tra i 2.200 e i 2.300 euro ora viaggia tra i 2.700 e i 2.800 euro. “Il nuovo – aggiunge la titolare di Dimensione Casa – non solo deve fare i conti con l’esigenza di realizzare edifici a classi energetiche elevate ma anche con un’inflazione che ha letteralmente fatto schizzare alle stelle i costi dei materiali. Molte aziende costruttrici che avevano stipulato contratti sono state costrette a ridefinire i prezzi in considerazione della riduzione dei propri margini di guadagno, mentre altre non hanno potuto far altro che risolvere i contratti”.

A Carpi comunque, nonostante “la normalizzazione delle compravendite dopo due anni straordinari, l’offerta di immobili è ben più bassa rispetto alla domanda. Se vi fosse un maggior numero di edifici a disposizione – spiega Femminella – li venderemmo. La fascia di età tra i 30 e i 55 anni è quella che maggiormente sente il bisogno di cambiare: giovani coppie che si creano, famiglie che si allargano, persone di mezza età alla ricerca di una casa in cui invecchiare serenamente… Insomma il mercato del nuovo tiene, non c’è un invenduto importante: le persone, anche in vista delle direttive europee che ci costringeranno nel medio e lungo periodo a mettere a norma gli immobili dal punto di vista energetico, preferiscono acquistare case di nuova realizzazione pur dovendo ricorrere all’aiuto delle banche dal momento che circa 7 compravendite su 10 sono possibili solo grazie a dei mutui. Per non parlare di chi decide di comprare immobili da mettere a reddito: il mattone infatti resta un investimento più sicuro rispetto a quelli finanziari”.

A crescere in modo esponenziale in città sono anche gli affitti: “il nostro è un territorio estremamente attrattivo grazie a un tessuto produttivo fiorente e dunque sono numerosi i lavoratori che scelgono di trasferirsi qui anche solo per brevi periodi di tempo. Persone che, sempre più spesso, decidono di prendere in affitto semplicemente una stanza per tentare di contenere i costi. Una tendenza che sta contribuendo a cambiare il mercato dell’affitto tradizionalmente inteso. A causa della scarsità di alloggi adibiti alla locazione, oggi un bilocale a Carpi è passato mediamente da 450 euro al mese a quasi 600, mentre una stanza può costare dai 300 ai 400 euro”. 

Jessica Bianchi