Francesco, un corto sulla prima guerra mondiale

Francesco Lodi, studente 19enne di Carpi, prossimo alla maturità presso l'Itis L. Da Vinci, indirizzo informatica, sta girando un cortometraggio ambientato durante la prima guerra mondiale che vede per protagonisti i suoi compagni di classe Marco e Ariel e dice: “dopo il diploma il mio obiettivo è iniziare gli studi in cinema. Vorrei che questa passione diventasse un lavoro”.

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Mancano pochissimi giorni all’esame di maturità eppure Francesco Lodi, 19 anni di Carpi, che frequenta l’ultimo anno dell’Istituto Tecnico Industriale L. Da Vinci ha già le idee chiare sul suo futuro: “da grande vorrei fare il regista di cortometraggi o di video pubblicitari o, magari, di film veri e propri. Di preciso ancora non so, ma so che vorrei un futuro dietro la macchina da presa”.

Il primo banco di prova di Francesco è un cortometraggio della durata di circa dieci minuti ambientato durante la prima guerra mondiale che vede per protagonisti un soldato in licenza e un altro impegnato a combattare in trincea, che sono interpretati dai suoi compagni di classe Marco Giliberti e Ariel Iadanza.

Francesco, quando hai iniziato ad appassionarti di videomaking? È stato qualcuno a trasmetterti questa passione o è una scintilla che si è accesa spontaneamente?

“Ricordo che ho iniziato a desiderare di fare cinema all’età di circa sette/otto anni, sicuramente un po’ influenzato da mio padre che girava filmati amatoriali per gli amici. A otto anni, sull’onda di questo interessamento, i miei genitori mi hanno regalato la mia prima videocamera con cui ho iniziato a ‘giocare’ insieme a un mio amico. Lui scriveva le sceneggiature dei film e io le giravo. Sono nati così i miei primi video.

Parallelamente ho iniziato a guardare film d’autore. I miei registi preferiti sono Quentin Tarantino e Rob Reiner, e anche a studiare da autodidatta le tecniche di ripresa. Nel 2020, durante la chiusura totale causata dal covid, ha iniziato a prendere forma in me l’idea che questa passione potesse diventare qualcosa di serio e, perché no, trasformarsi in una professione. Quindi mi sono applicato nello studio con ancora più rigore e determinazione, ho acquistato una videocamera-fotocamera di un buon livello qualitativo, una Sony 6400, e ho iniziato a studiare un progetto da realizzare. È nata così l’idea di questo cortometraggio muto, con solo la musica di sottofondo, che rievoca la prima guerra mondiale che conto di finire entro la fine dell’estate e di candidare a qualche concorso. Per la ripresa e il montaggio sto facendo tutto da me, mentre ringrazio i miei due amici che si sono prestati a calarsi nei panni di attori”.

Che progetti hai dopo il diploma?

“Dopo cinque anni di studi tecnici-informatici ho deciso di intraprendere un percorso  umanistico- artistico, in linea con il mio obiettivo di diventare regista. Pertanto a settembre m’iscriverò alla facoltà di Scienze Umane a Reggio Emilia e, in seguito, alla laurea magistrale in Cinema a Bologna. I miei genitori mi stanno sostenendo e io ce la metterò tutta per realizzare il mio sogno e, se proprio le cose non dovessero andare come desidero, ho già pronto un piano B!  Ci tengo a ringraziare tutti i miei compagni di classe di 5Cl per questi anni vissuti insieme in cui abbiamo condiviso gioie e dolori, compresa la pandemia, e mi auguro che possiamo restare in contatto in futuro”.

Chiara Sorrentino

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