Sono ritornati gli amici e colleghi americani della University of Kansas, University of Missouri e Rockhurst University per la 22esima edizione di “American Universities and Carpi Schools 2023”. Il progetto premiato a livello internazionale (e unico nel suo genere) porta universitari di Scienze dell’Educazione americani e li inserisce per un mese nelle scuole e nelle case di famiglie della nostra città. Quest’anno partecipano 15 studenti che affiancanoinsegnanti delle scuole d’infanzia comunali e del Mary Poppins, delle scuole primarie e secondarie del Comprensivo Carpi 2 e Carpi 3, dell’Istituto Sacro Cuore, Da Vinci e Fanti. Saranno accompagnati dalla sempre entusiasta Prof.ssa Barbara Bradley che porterà anche due nuove colleghe: La prof.sa La Voy e la prof.sa Summers Rocha.
“Queste esperienze – spiega il Victoria Language and Culture – hanno per noi, e la comunità che ha contribuito a sviluppare questa esperienza, un enorme valore umano e professionale, ci hanno permesso di crescere in tutti i sensi e ci hanno aiutato a creare amicizie e progetti lavorativi davvero significativi per i nostri bambini ed insegnanti. Chiunque ne sia stato coinvolto sa di cosa stiamo parlando: maggio diventa un mese intensissimo, ma che fa brillare gli occhi e battere il cuore, comprendendo maggiormente le similitudini e le differenze di due paesi così distanti tra loro.
Godremo della loro compagnia, portandoli in pizzeria, ad assaggiare i loro primi spritz in centro, lo gnocco fritto e le tigelle. Sentiremo l’emozione del loro primo giorno di scuola italiana, insieme all’entusiasmo dei bambini italiani che mostrano a tutti come è semplice e diretta l’inclusione. Seguiremo il loro percorso con gli insegnanti italiani che col sorriso si metteranno in gioco insieme alle classi che partecipano, per conoscersi reciprocamente ed imparare gli uni dagli altri. Riprenderemo le ore infinite di traduzione, saremo di servizio per portare i ragazzi dal dottore per le allergie stagionali dei nostri pioppi o per l’insolazione che si sono presi a Venezia. Ragioneremo insieme a loro su come aiutare bambini, anche delle scuole dell’infanzia, a capire un libro in inglese e spiegare alle tirocinanti americane, che vengono da una didattica completamente diversa, l’immenso valore dei progetti che si portano avanti nelle nostre scuole. Saremo soddisfatti, ma anche un po’ tristi, alla loro partenza, il 31 maggio, quando si abbracceranno con i loro “fratelli e sorelle italiani”, dicendosi arrivederci”.