In sella a una passione

Arianna Murgotti, carpigiana classe 1997, iscritta al corso di laurea in Nutrizione, è da sempre una sportiva e amante delle avventure. Con la complicità del papà motociclista fin da piccola ha iniziato ad appassionarsi di moto e, da quando ha restaurato insieme a lui una vecchia Yamaha del 1981, ci sale appena può per girare tutta Italia: “mi sposto con uno zaino e una tenda per dormire. Viaggiare in moto è libertà e contatto diretto con la natura”.

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Sul suo profilo Instagram si definisce una “figlia della libertà”, e per lei libertà significa principalmente una cosa: viaggiare su due ruote. E’ Arianna Murgotti, 26 anni, di Carpi, diplomata al Liceo Musicale, iscritta alla facoltà di Nutrizione, e addetta al customer service on-line per un’azienda inglese.

Arianna, quando nasce la tua passione per le moto?

“Mio padre è un motociclista e un appassionato di motori. Da giovane ha partecipato a gare di cross ed enduro, la specialità del motociclismo che si concretizza in gare di regolarità su percorsi prevalentemente sterrati  Quando ero bambina abitavamo in una casa in campagna molto grande, e per il mio settimo compleanno lui mi regalò la mia prima piccola moto da cross, e poi me ne costruì un’altra con le sue mani. Ricordo i pomeriggi trascorsi a giocare in moto nel cortile, e tutte le volte in cui mi caricava in sella con lui e mi portava a vedere le gare di motocross. Poi, durante l’adolescenza, è successo che ho accantonato per un po’ la passione per le moto per dedicarmi ad altri sport come pattinaggio artistico e ginnastica, fino a quando, intorno ai vent’anni, ho riscoperto la passione per le moto e ho deciso di prendere la patente A3. Quando c’è stata la chiusura totale per la pandemia, nel 2020, ho proposto a mio padre di occupare il tempo rimettendo a posto una moto d’epoca, per la precisione una Yamaha XT500 del 1981. Ci abbiamo lavorato sopra per mesi, sistemandola e rifacendo il motore. Il primo giro di collaudo l’ho fatto in Toscana. Da lì ho iniziato a viaggiare in tutta Italia. Non pianifico molto: appena ho l’occasione di andare a trovare un’amica che abita un po’ lontano o di fare una vacanza parto. Nell’agosto del 2021 ho realizzato il mio piccolo sogno di esplorare la regione natale di mia madre in moto, e così ho compiuto un viaggio itinerante in Sardegna, spostandomi in solitaria per dieci giorni munita solo di uno zaino e una tenda per dormire”.

Cosa ti piace di più del viaggiare in moto?

“La sensazione di libertà che provo e anche di avventura. La mia moto, essendo d’epoca, non ha nulla di tecnologico ed è anche un po’ scomoda, ma questo mi fa sentire di più a contatto con ciò che mi circonda. Inoltre, del viaggiare in moto mi piace l’aspetto introspettivo: metto il casco e sono da sola con i miei pensieri oltre che con la strada ovviamente. Ha un potere terapeutico”.

Partecipi a raduni o gare?

“Nel 2021 ho partecipato al Women motor bootcamp, un evento di tre giorni dedicato alle donne appassionate di motori. A settembre del 2022, sempre in occasione di questa manifestazione, ho partecipato a una gara per moto vintage. Mi piacerebbe fare altre gare in futuro. Inoltre, vorrei comprare una moto da enduro e sto lavorando per potermelo permettere”.

Chiara Sorrentino

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