Dieci donne in cammino verso Santiago

Hanno condiviso le camerate negli albergue, le immancabili vesciche, il peso degli zaini, dal 3 maggio lungo l’ultima tappa del Cammino di Santiago di Compostela, 120 chilometri in cinque giorni di cammino da Sarria a Santiago

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C’è quella che ha deciso all’ultimo e quella che da mesi diceva ad Annarita, “la prossima volta che vai, voglio esserci anche io”. Così si sono ritrovate in dieci alla partenza da Carpi, tutte donne, pronte per l’esperienza che riporta al valore spirituale e umano della gratitudine, del perdono e della condivisione. Così è stato anche per loro quando a Santiago hanno alzato gli occhi per guardare la Cattedrale col volto che tradiva la grande emozione.

Hanno condiviso le camerate negli albergue, le immancabili vesciche, il peso degli zaini, dal 3 maggio lungo l’ultima tappa del Cammino di Santiago di Compostela, 120 chilometri in cinque giorni di cammino da Sarria a Santiago e così hanno imparato a conoscersi. Rientreranno a Carpi domani, 10 maggio. “Siamo state benissimo” dicono Antonella Schivalocchi, Francesca Culzoni, Cristina Sighinolfi, Erika Gianasi, Carlotta Mazzali, Stefania Sighinolfi, Elisa Rinaldi, Patrizia Ferri e Giulia Ghidoni. L’idea di partire in cerca di Compostela è nata durante una delle lezioni di Annarita e Giovanna Dallari, insegnanti di nuoto e fitness, che si sono fatte coinvolgere preoccupandosi di tutta l’organizzazione logistica, grate per il rapporto di fiducia che va oltre il loro lavoro. “Per me è la terza volta qui, ma resta sempre la voglia di tornare” racconta Annarita. Sarà per quel prendersi cura ognuno dell’altro o per ascoltare le storie di compagni sconosciuti, come Franc, pellegrino francese proveniente Saint-Jean-Pied-de-Port incontrato ogni giorno lungo il buen camino. “Messicani, irlandesi, coreani sono stati i nostri compagni al di là delle difficoltà linguistiche per quel breve pezzo di strada che abbiamo percorso noi, che abbiamo solo assaporato poco più di cento chilometri di un cammino che è lungo più di 700 km”.

Al termine della tappa, la Santa Messa a Santiago de Compostela con padre Fabio della Missione Guanelliana, “capace sempre di arrivare al cuore” e la visita a Capo Finisterre, sull’Oceano Atlantico, dove prima del viaggio di Colombo finiva la Terra conosciuta: è lì che i pellegrini del Medioevo andavano a prendere una conchiglia, per dimostrare di aver compiuto il viaggio.

Per Annarita Dallari viaggiare è camminare perché la lentezza permette di gustarsi diversamente l’esperienza. Che cos’è il cammino? “E’ quello che hai fatto, quello che farai ma soprattutto quello che stai facendo”.

Sara Gelli