Da Gasparri a Salvini fino alla Schlein: è parata di big a Correggio che va verso il voto delle elezioni amministrative del 14-15 maggio con quattro candidati sindaci. Di qui a un anno toccherà anche a Carpi e vale la pena dare un’occhiata al di là del Tresinaro per capire quali sono state le scelte della politica e quale sarà l’esito delle urne. L’unica certezza è che il prossimo sindaco non sarà una donna.
Candidatura dirompente, nome divisivo
L’outsider è Roberto Cesi, ex maresciallo soprannominato ‘sceriffo’, a lungo al comando della locale caserma dei carabinieri, oggi in pensione, è sceso in campo alla guida di una formazione civica completamente slegata dai partiti. Nel 2022 è stato completamente assolto dopo 11 anni di procedimenti e sei gradi di giudizio: le sue disavventure giudiziarie erano iniziate nel 2011 quando la Procura ne chiese e ottenne il rinvio a giudizio per 27 capi d’imputazione. Per Correggio un nome divisivo
A Correggio come al governo
Simone Mora, correggese di 41 anni, lavora in una società che si occupa di finanza agevolata, digitalizzazione, consulenza aziendale ed è il candidato del centrodestra, coalizione con la quale è stato eletto in Consiglio comunale dove ha ricoperto il ruolo di vicepresidente fino allo scioglimento. E’ sostenuto da un’unica lista formata dai partiti di centrodestra: Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Popolo della Famiglia, il movimento politico a cui è legato Mora.
Setti riunisce i Cinque Stelle
Il candidato sindaco Giancarlo Setti, correggese di 54 anni lavora come Export manager nel settore metalmeccanico ed è stato capogruppo dei pentastellati nello scorso Consiglio comunale. È sostenuto dal Movimento 5 stelle, da Rifondazione Comunista e dalla lista civica Abc (Ambiente, benessere, comunità) coordinata da Mauro Pernarella, ex del Movimento di Grillo, fuoriuscito nel 2021 in rottura con la guida di Giuseppe Conte.
La corazzata delle liste civiche
Dopo le dimissioni di Ilenia Malavasi eletta alla Camera nel settembre scorso, il centrosinistra schiera come candidato sindaco Fabio Testi: correggese di 49 anni, ingegnere ambientale, è stato assessore ai Lavori Pubblici, Ambiente, Edilizia e Urbanistica nel primo e secondo mandato della Malavasi, dal 2014 al 2022. E’ il figlio di Renzo Testi, nome storico della politica e del mondo della cooperazione reggiana, già Sindaco di Correggio a 25 anni, è stato il più giovane della storia del nostro Paese ed è rimasto in carica dal 1963 al 1976. Fabio Testi è sostenuto dal Partito Democratico e da tre liste civiche: Le Buone Pratiche, a vocazione ambientalista, raggruppa parte di Sinistra Italiana e Verdi; Noi Giovani, che è una novità assoluta e schiera giovani tra i 20 e i 25 anni reclutati fuori e dentro Generazione Democratica, a cui i giovani del PD hanno dato vita a Correggio due mesi fa; Uniti per Correggio, infine, è la terza lista civica in cui sono confluiti i civici di Correggio ai cittadini, Azione e Italia Viva.
Sarà ballottaggio? Non sarebbe la prima volta per Correggio: rieletta sindaco al primo turno con il 58,76% alle comunali del 2019, Ilenia Malavasi aveva dovuto affrontare il ballottaggio contro la candidata dei 5 Stelle alle elezioni amministrative del 2014 sulle quali pesava la vicenda En.Cor.
Sara Gelli