La tutela della salute nei luoghi di lavoro viene prima dei fatturati: l’anno scorso nel modenese 14 vittime

Oggi, venerdì 28 aprile, ricorre la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro: l’anno scorso sono stati 15.114 gli infortuni denunciati a Modena e provincia, in aumento del 9,3% rispetto alle 13.829 del 2021. Sono invece stati 1.090 i lavoratori che nel 2022 hanno perso la vita sul lavoro nel nostro Paese: una media di oltre 90 vittime al mese, più di 20 alla settimana, almeno tre al giorno.

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Oggi, venerdì 28 aprile, ricorrono la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro e la Giornata mondiale delle vittime dell’amianto. L’anno scorso sono stati 15.114 gli infortuni denunciati a Modena e provincia, in aumento del 9,3% rispetto alle 13.829 del 2021. Resta stabile il numero degli infortuni mortali, ivi compresi quelli occorsi nel tragitto casa-lavoro: 14 vittime sia nel 2022 che nel 2021. 

“Questo dato conferma che, passata l’emergenza Covid, rimane ancora purtroppo molto grave la tragica emergenza dell’insicurezza sul lavoro. Dopo la crisi economica del 2020 causata della pandemia  – dichiara Domenico Chiatto, responsabile della sicurezza e salute del lavoro per la segreteria Cisl Emilia Centrale – negli ultimi due anni abbiamo assistito al tentativo di recuperare i livelli di produzione e ordini, con un aumento dei ritmi e carichi di lavoro in molti casi insostenibili. Il tentativo delle imprese di agganciare la ripresa è comprensibile, ma non può andare a discapito della sicurezza dei lavoratori. Colpisce il dato che riguarda gli infortuni tra le lavoratrici, che in un anno sono passate dal 32 al 34,5% del totale (dato aggiornato a ottobre scorso). La tutela della salute nei luoghi di lavoro viene prima dei fatturati”.

Gli infortuni sul lavoro sono aumentati anche a livello regionale. Nel 2022 in Emilia-Romagna sono stati denunciati 81.170 infortuni (+9,6% rispetto ai 74.066 del 2021), 5.703 malattie professionali (+2,2% rispetto alle 5.578 del 2021) e 88 infortuni con esito mortale (nel 2021 furono 110).

I settori che hanno registrato il numero maggiore di morti sul lavoro sono il trasporto e magazzinaggio (21 infortuni denunciati), agricoltura (undici), costruzioni (sette), commercio e riparazione (sette), alloggio e ristorazione (cinque).

A livello nazionale le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail entro lo scorso mese di dicembre sono state 697.773, in aumento del 25,7% rispetto alle 555.236 del 2021.

Aumenta la percentuale di donne vittime di infortuni: sono il 42,9% del totale.

Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nel 2022 sono state 60.774, in aumento di 5.486 casi (+9,9) rispetto al 2021.

Sono stati 1.090 i lavoratori che l’anno scorso hanno perso la vita sul lavoro: una media di oltre 90 vittime al mese, più di 20 alla settimana, almeno tre al giorno.

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