Corso Roma, ma dove sono finiti i ristori?

In un comunicato stampa del 5 aprile il Settore Lavori Pubblici aveva dichiarato come l’Amministrazione comunale fosse “in attesa di avere dall’Agenzia delle Entrate il riscontro su uno dei requisiti, ossia la regolarità della posizione fiscale dei richiedenti”. Ad oggi però, di quei 130.000 euro previsti dalla Giunta, a parziale compensazione dei mancati introiti “nel periodo Giugno-Novembre 2022”, si legge sul sito del Comune, non vi è ancora alcuna traccia.

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I lavori in Corso Roma proseguono sul lato ovest e, nonostante si stiano finalmente avviando alla conclusione, per i commercianti non c’è ancora pace. I ristori promessi dal Comune stentano ad arrivare e la tenuta della attività è fortemente minata dalla presenza di un cantiere che si sarebbe dovuto concludere entro il Natale dello scorso anno. 

In un comunicato stampa del 5 aprile il Settore Lavori Pubblici aveva dichiarato come l’Amministrazione comunale fosse “in attesa di avere dall’Agenzia delle Entrate il riscontro su uno dei requisiti, ossia la regolarità della posizione fiscale dei richiedenti”. 

Ad oggi però, di quei 130.000 euro previsti dalla Giunta, a parziale compensazione dei mancati introiti “nel periodo Giugno-Novembre 2022”, si legge sul sito del Comune, non vi è ancora alcuna traccia. 

Quella somma, una volta ripartita tra gli aventi diritto, non è certo sufficiente per risanarne i conti, ma rappresenta senza dubbio una necessaria boccata d’ossigeno. Liquidare al più presto le attività commerciali, artigianali e ricettive, come promesso dai nostri amministratori, è indispensabile per dare loro un poco di sollievo dopo mesi e mesi di cantiere. Così come sarebbe davvero un segnale importante prevedere di stanziare ulteriori risorse per tamponare i disagi vissuti anche nel 2023.

Per alcuni infatti le entrate si sono dimezzate e i conti non tornano più. In corso Roma, così come in via San Francesco, insistono delle botteghe storiche, il rischio è che non reggano e siano costrette ad abbassare serranda. “Siamo stati lasciati soli in un momento storico contraddistinto da una congiuntura economica assai negativa. I ristori non arrivano e noi ci sentiamo presi in giro”.

Durante l’esecuzione delle ultime lavorazioni, ovvero la realizzazione del marciapiede sul lato ovest, la posa delle piante e dell’arredo urbano, verrà poi mantenuta un’area recintata per lo stoccaggio dei materiali edili che ricade in parte su dei dehor. “E’ impensabile che le persone scelgano di trascorrere del tempo qui e mangiare in mezzo alla polvere. Questa è l’ennesima mazzata”. Poteva mancare la ciliegina sulla torta?

J.B.

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