Coop Alleanza 3.0 prevede di tornare all’utile nel 2024 e di superare i 70 milioni di euro di risultato positivo nel 2027, partendo però da un 2022 che si chiude con una perdita di 132 milioni. È stata provocata, soprattutto, dagli investimenti “per sostenere il potere d’acquisto di soci e clienti e di quelli necessari al contratto di espansione”.
Lo hanno spiegato oggi in videoconferenza il presidente e la direttrice generale del gruppo, Mario Cifiello e Milva Carletti, illustrando il nuovo piano strategico 2023-2027 e il bilancio 2022 del gruppo cooperativo da 2,3 milioni di soci e 1,6 miliardi di patrimonio netto.
Si contano, adesso, oltre 760 milioni per sostenere il piano strategico 2023-2027 del gruppo. Nel frattempo, anche i dati delle vendite di questi primi quattro mesi del 2023 sembrano sorridere: a valore segnano +6% e come volumi +1%.
“Stiamo conquistando – ha detto Cifiello – quote di mercato e in poche settimane abbiamo registrato altri 5.000 nuovi soci, quasi una famiglia su due è socia Coop ormai. Siamo una coop patrimonialmente solida e sostenibile. Il risanamento non si è mai fermato, nemmeno nel 2022. E abbiamo investito 45 milioni appunto per mitigare gli effetti inflattivi con 600 prodotti che tutti i mesi abbiamo ribassato, chiedendo ai soci quali in particolare volessero scontati”. Sull’ultimo risultato d’esercizio raggiunto da quando è partito il risanamento, avviato dopo la perdita-choc da 306 milioni nel 2018, Carletti puntualizza che “chiudiamo con -132, sì, ma pesa l’ incremento di costi energetici.
“Ad aprile 2022 abbiamo preso il nostro budget e l’abbiamo cestinato. I numeri di costi energetici e consumi erano tutti saltati. Ora guardiamo più allo sviluppo e al rinnovamento, che al risanamento, mantenendo la nostra identità cooperativa all’insegna dello scambio mutualistico per le nuove generazioni”. Senza imprevisti ‘esterni’, quindi, il risultato consolidato di gruppo sarebbe stato quasi in pareggio, a -7 milioni (l’obiettivo era +8). E anche il comparto retail sarebbe stato in pareggio o quasi, confermando comunque che il 2022 è terminato al di sotto delle aspettative. L’offerta commerciale del piano, intanto, prevede investimenti da 130 milioni in cinque anni “per sostenere il potere di acquisto di soci e clienti”, da oltre 420 milioni per il piano di ristrutturazioni dei negozi, per la crescita del prodotto a marchio Coop con l’obiettivo di raggiungere il 40% (+10% rispetto ad oggi) di incidenza sulle vendite.
Sulle nuove aperture, non verranno aumentati iper e nemmeno superstore; “cercheremo di stare su dimensioni più coerenti all’evoluzione recente del mercato”. Più ristrutturazioni dei 300 negozi esistenti e meno nuove aperture. Sul personale, previste 550 nuove assunzioni, così come 100 nuovi percorsi di carriera e la possibilità per 800 persone a part-time di incrementare il proprio orario. Vengono investiti oltre 40 milioni per sostenere il ricambio generazionale, attraverso il “Contratto di espansione” firmato da poco con i sindacati, e si contano oltre 320.000 ore di formazione extra. Sono stati realizzati 60 milioni di maggiori efficienze rispetto al 2021 e nel piano sono previsti altri 30 milioni che ridurranno il peso dei costi del 4% al 2027.