Affitti più leggeri per gli inquilini e maggiori garanzie per i proprietari di casa

Il tema della casa rappresenta un ambito di grande criticità per una parte sempre più ampia della popolazione. Per arginare questa emergenza l’Unione delle Terre d’Argine aderisce al programma regionale per la concessione di contributi destinati alla rinegoziazione dei canoni di locazione, si tratta di un’iniziativa che va a sostegno dei proprietari e degli inquilini, consentendo di rinegoziare il proprio contratto d’affitto per ridurre l’incertezza della riscossione dell’affitto. Leggi come.

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Il tema della casa rappresenta un ambito di grande criticità per una parte sempre più ampia della popolazione. Per arginare questa emergenza l’Unione delle Terre d’Argine aderisce al programma regionale per la concessione di contributi destinati alla rinegoziazione dei canoni di locazione, si tratta di un’iniziativa  (https://regioneer.it/jy677w6w) che va a sostegno dei proprietari e degli inquilini, consentendo di rinegoziare il proprio contratto d’affitto per ridurre l’incertezza della riscossione dell’affitto.

Lo strumento contribuisce a fronteggiare la difficoltà nel pagamento del canone da parte dei nuclei familiari, in particolare quelli incorsi in una contrazione del reddito. I vantaggi per l’inquilino sono quelli di ridurre il canone di affitto e per il proprietario la possibilità di richiedere un contributo regionale che va a compensare il minor introito a seguito della rinegoziazione del canone.  Gli inquilini potranno infatti concordare con il proprietario il proprio contratto d’affitto, a fronte di una serie di requisiti: Cittadinanza italiana (oppure di uno Stato appartenente alla UE, oppure abbiano un permesso di soggiorno); un ISEE non superiore ai 35.000; essere titolare o contitolare del contratto d’affitto; avere un contratto d’affitto regolarmente registrato da almeno un anno e registrato all’Agenzia delle Entrate. 

Un programma che risponde concretamente alle numerose richieste di alloggi a canoni calmierati, consentendo di rinegoziare l’affitto attraverso due tipologie: abbassamento del canone di affitto libero o concordato (la riduzione deve essere di almeno il 20% per una durata minima non inferiore a 6 mesi. L’affitto mensile rinegoziato a carico dell’inquilino non può essere superiore a 800 €) e modifica della tipologia contrattuale da libero a concordato e abbassamento del canone d’affitto (il nuovo contratto a canone concordato non può avere un canone mensile superiore a € 700).

Per presentare la domanda, inquilini e proprietari devono rivolgersi alle rispettive organizzazioni di rappresentanza che hanno sottoscritto con l’Amministrazione apposito protocollo: l’Unione riceverà le domande dalle associazioni del territorio (*) e chiederà il trasferimento dei contributi in Regione (è ammessa la presentazione di una sola domanda per lo stesso nucleo ISEE).  

Tutti i dettagli sono reperibili al link: https://www.terredargine.it/servizi/sociale-utda/abitare-sociale/12414-contributi-economici/86604-erogazione-contributi-per-la-rinegoziazione-delle-locazioni-esistenti-e-la-stipula-di-nuovi-contratti-a-canone-concordato-in-esecuzione-della-deliberazione-regionale-n-1275-2021

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