Fila via liscia giovedì 13 aprile l’approvazione delle modifiche del Regolamento per l’occupazione del suolo pubblico, pressoché indolore anche il via libera al nuovo Regolamento per la disciplina delle attività di acconciatura, estetica, tatuaggio e piercing, il Consiglio comunale diventa incandescente quando si arriva alla discussione del nuovo Regolamento Dehors che intende mettere ordine dopo anni di deroghe e una situazione post covid non più sostenibile. L’assessore Stefania Gasparini lo introduce sottolineando le novità e cita “la semplificazione delle tipologie dei dehor, la riduzione delle aree del territorio che da tre passano a due, la possibilità di installare anche in centro storico e sui viali dehors di tipo C (pergole e gazebo) confermando il divieto per padiglioni chiusi, il nuovo articolo del regolamento per Piazzetta Garibaldi e luoghi simili ad alta concentrazione di dehor in cui si elimina il limite di metratura quadrata massima per esercizio preferendo demandare a pianificazione planimetrica da approvarsi con un atto di giunta previa definizione di alcuni criteri fondamentali che dovranno tenere conto delle esigenze dei residenti e di quella dei pubblici esercizi. Questa è la soluzione che abbiamo adottato nel periodo post covid in Piazzetta Garibaldi quando in regime di deroga abbiamo individuato l’attuale planimetria fatta di concerto anche coi residenti”.
A mettere il dito nelle pieghe del Regolamento è il consigliere di Carpi Futura Michele Pescetelli che chiede un chiarimento rispetto all’art 5 lettera B comma 1 riguardante le deroghe ai requisiti acustici e in cui si legge che la Giunta potrà prevedere in via sperimentale e in relazione ad obiettivi di progressivo risanamento acustico una deroga ai limiti della classe acustica di riferimento. “Faccio fatica a tenere insieme la deroga col risanamento acustico” dice Pescetelli.
La proposta del Comune di Carpi è quella di avviare per Piazzetta Garibaldi un piano di risanamento acustico a partire da uno studio che sta per essere affidato tramite incarico. Laddove emergeranno criticità, saranno previsti obiettivi di progressivo miglioramento ma per il momento in piazzetta non sarà applicato il limite acustico notturno: varrà di notte il limite massimo diurno.
Rispondendo poi a precisa domanda di Eros Gaddi (5 Stelle), l’assessore Gasparini chiarisce di aver condiviso le scelte del regolamento sui dehors con le associazioni di categoria e con alcuni esercenti ma non con il comitato di residenti di Piazza Garibaldi “perché si sarebbero dovute tenere assemblee con tutti i cittadini che vivono situazioni di questo tipo. Il confronto è avvenuto prioritariamente con i diretti interessati”.
E’ critica Annalisa Arletti di Fratelli d’Italia sulla suddivisione in due zone perché Piazza Martiri e i corsi Fanti, Cabassi e Pio avrebbero meritato regole più stringenti, su pergole e gazebo autorizzati in centro storico e sul fatto che non ci sia stato il confronto con i residenti di Piazzetta Garibaldi.
“Speravo in un regolamento che regolasse, non che ponesse in mano alla Giunta le decisioni ultime” inizia Monica Medici (5 Stelle) che scatena il putiferio. Si riferisce al fatto che non è specificato il significato dell’aggettivo ‘speciali’ riferito ai progetti speciali, di ‘risanamento acustico’ riferito alle persone, dell’altezza ‘contenuta’ delle pedane senza che sia specificata. “Quando volete siete super precisi perché dei colori è indicato anche il ral. Questo regolamento lascia la discrezione all’amministrazione di dire a te sì, a te no, è un’autostrada verso la corruzione”.
L’assessore Gasparini reagisce ma l’intervento di Federica Boccaletti (Fratelli d’Italia) riporta l’attenzione sull’importanza del confronto con i residenti di Piazza Garibaldi e chiede: “non si poteva fare prima questo studio acustico?”.
Il Consiglio Comunale degenera nel momento in cui, abbandonato il tono conciliante che gli appartiene quando nei suoi interventi ringrazia tutti, il consigliere Maurizio Maio (PD) si appella all’articolo 42 in quanto personalmente offeso dalle parole della consigliera Medici. Scende il silenzio in aula, il Presidente del Consiglio Fontanesi pensieroso sul da farsi per mettere ordine riunisce la capigruppo che resta in conclave per quaranta minuti.
Viene stabilito che l’offesa sul piano personale non sussiste ma ricorre l’art 32 che prevede il richiamo per il consigliere responsabile di aver turbato la seduta e usato parole sconvenienti. La consigliera Medici riformula la frase e afferma che il regolamento ha margini di discrezionalità e potrebbe essere utilizzato in modo non consono da amministrazioni future. Chiude la Gasparini con un intervento da candidata sindaco in pectore: “questa è politica e bisogna saperla fare”. Il Regolamento sui dehors passa coi 15 voti favorevoli di PD, Carpi 2.0 e Carpi Futura; astenuti 5 Stelle, Lega, Fratelli d’Italia.
La discussione su Aimag per la quale si era collegata la sottoscritta è stata nuovamente rimandata: è quello che si voleva?
Sara Gelli