Carlo Guaitoli celebra Franco Battiato insieme a Morgan

Il musicista e cantautore Marco Castoldi, in arte Morgan, accanto a sè, durante la trasmissione Stramorgan, per celebrare il grande Franco Battiato, mercoledì 12 aprile, ha voluto il pianista e direttore artistico del Teatro comunale di Carpi, Carlo Guaitoli. E dopo la Tv ad aspettare il maestro c’è un altro straordinario appuntamento: domenica 16 aprile infatti, insieme ad Alice si esibirà al Pantheon di Roma, dirigendo l'Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, in un concerto, sold out da tempo, dedicato a Battiato.

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2003

Si intitola Stramorgan il viaggio musicale che il musicista e cantautore Marco Castoldi, in arte Morgan, ha compiuto su Rai 2: delle vere e proprie lezioni di musica in show, durante le quali, ha raccontato, tra canzoni, ricordi ed emozioni, la storia e la grande eredità che ci hanno lasciato quattro straordinari artisti, ovvero Domenico Modugno, Umberto Bindi, Franco Battiato e Lucio Battisti. Accanto a sè, per celebrare Battiato, mercoledì 12 aprile, ha voluto il pianista e direttore artistico del Teatro comunale di Carpi, Carlo Guaitoli. 

“Conosco Marco da tantissimi anni – racconta il maestro Guaitoli – e ci teneva molto che io partecipassi alla trasmissione dal momento che sono stato per 25 anni tra i collaboratori più vicini a Franco Battiato. Tra noi c’è una profonda stima reciproca, d’altronde io lo considero uno dei talenti più grandi della mia generazione e suonare insieme a lui, in studio, anche insieme all’orchestra, è stata davvero una bella emozione. Morgan è un artista libero, imprevedibile, ma si è sempre avvicinato a Franco con grande rispetto”.

Dopo aver suonato e diretto l’orchestra in Povera Patria e Come un cammello in una grondaia, Guaitoli ha accompagnato al pianoforte Morgan ne Un vecchio cameriere, terminando poi la sua ospitata con una versione solo musicale della struggente Secondo imbrunire. Un’atmosfera, quella televisiva, ben diversa da quella raccolta e intimista dei teatri, “ma carica di stimoli e decisamente elettrizzante poiché – sorride Guaitoli – l’imprevisto è sempre dietro l’angolo e con Morgan non sai mai cosa aspettarti. Avevamo deciso di parlare di tante cose, alla fine abbiamo fatto tutt’altro”. 

E dopo la Tv ad aspettare il maestro c’è un altro straordinario appuntamento: domenica 16 aprile infatti, alle 21, insieme ad Alice si esibirà al Pantheon di Roma, dirigendo l’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, in un concerto, sold out da tempo, dedicato a Battiato. “Questo è il primo concerto che si terrà in questa cornice intoccabile, oserei dire sacra. Per noi è un enorme privilegio portare tra quelle mura magnifiche le canzoni più mistiche di Franco, le sue più rappresentative. Siamo certi che ne sarebbe stato felice. L’auspicio è che tutto fili liscio affinché quella sia davvero una serata da ricordare, abbiamo già fatto varie prove a Venezia, le premesse lasciano ben sperare”.

Guaitoli, da sempre artista poliedrico, passa con disinvoltura dalla musica colta a quella leggera: “per me è naturale, sono cresciuto sin da bambino suonando di tutto. Nella musica classica ci sono una preparazione e una precisone maniacali, si passano ore e ore sullo strumento per studiare, comprendere e raggiungere un buon livello di sicurezza ma anche nella musica leggera così come nel jazz occorre grande scrupolosità. Una delle lezioni di Battiato è stata proprio questa, il rigore è sempre necessario quando si tratta di musica, di qualsiasi genere essa sia. La musica classica per me è perfetta, inarrivabile, completa… ma la musica leggera mi fa sentire libero. Non potrei farne a meno”.

Jessica Bianchi 

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