I nuovi bidoni per l’olio esausto da cucina

Sono comparsi in diverse zone della città i contenitori che potranno essere utilizzati per gettare il rifiuto prodotto dall’olio alimentare usato in cucina: troppa gente ancora li getta nel lavandino o negli scarichi senza valutare i danni che può causare. Questa sostanza infatti può essere molto dannosa per l’ambiente: non essendo organico e biodegradabile, se si getta l’olio della frittura nel wc o nel lavandino di casa o del ristorante si possono inquinare i terreni coltivabili e i pozzi potabili perché la sostanza potrebbe infiltrarsi nelle falde acquifere o alterare i normali equilibri dei mari. Attraverso le fognature il nostro olio di casa andrebbe a formare una patina sulla superficie con conseguenze disastrose per i pesci e gli altri animali. Inoltre, un problema non secondario è legato al corretto funzionamento del sistema di scarico domestico: l’olio intasa infatti le reti idriche e il sistema di depurazione verrebbe rallentano durante il suo normale processo di trattamento biologico.

L’olio usato, se correttamente smaltito, può invece essere recuperato per nuovi usi: per creare lubrificanti vegetali per i macchinari agricoli, biodiesel e ricavare la glicerina per produrre dei saponi.

A casa dunque è importante raccogliere l’olio usato in cucina dentro un contenitore (ad esempio una bottiglia di plastica) e conferirlo così dentro il bidone (non versato direttamente). Nei Comuni dell’Area Nord, a Mirandola, a Soliera e a Campogalliano già erano stati posizionati i contenitori che ora sono anche sul territorio carpigiano in vari punti (parrocchie, polisportive, circoli e altri centri)  oltre che nei centri di raccolta comunali.

Ecco l’elenco: