Non si arrende Chiara e, dopo mesi di battaglie insieme ad altri genitori, ha ottenuto un risultato importante, anche se si tratta del minimo sindacale. Il tema del controllo della qualità del servizio delle mense nelle scuole le sta a cuore e non ha intenzione di mollare, anzi lancia l’appello ad altri genitori perché l’unione fa la forza e aiuta a non arrendersi nel percorso a ostacoli.
I controlli disposti nel mese di marzo dai Nas dei carabinieri hanno rilevato criticità all’interno di mense scolastiche di ogni ordine e grado, sia pubbliche che private dell’Emilia: in provincia di Modena in una mensa sono state riscontrate carenze igienico sanitarie all’interno della cucina e mancava l’attestato di formazione per personale alimentarista riferito a un dipendente.
Chiara Costetti è convinta: per un miglior controllo “occorre aumentare la presenza dei genitori” per maggior trasparenza e per evitare che la responsabilità e il carico di lavoro ricadano su una sola persona.
Ad oggi cosa avete ottenuto?
“Nel territorio del Comune di Modena sono state istituite le Commissioni Mensa in ogni scuola: è un ottimo risultato perché in città da diversi anni erano state sospese. Grazie al nostro intervento la questione è stata riaperta: abbiamo sollecitato le istituzioni e il Comune di Modena, seppur con un certo ritardo, ha ripristinato le Commissioni Mensa che ripartiranno dal mese di aprile, quando ormai (purtroppo) l’anno scolastico volge al termine”.
Lei è convinta che le Commissioni Mensa che già esistono nel resto del modenese possano fare di più: che cosa?
“Sebbene siano gli enti preposti ad essere incaricati di svolgere i controlli, quelli affidati alla Commissione Mensa sono altrettanto importanti perché fatti dai genitori che concretamente possono recarsi a scuola, assaggiare lo stesso pasto dei loro figli e compilare infine una scheda per descrivere come è stato il servizio, la qualità del cibo e il livello di gradimento. Riteniamo tuttavia che, per come sono state istituite le Commissioni Mensa, ci sia ancora tanto da lavorare perché ad oggi sono previsti solamente due controlli all’anno con assaggio da parte dei genitori e non possono essere considerati rappresentativi del servizio che svolto nell’intero anno scolastico. Non solo, un altro tema importante è legato all’aumento del numero di genitori che possono effettuare i controlli: al momento è previsto che sia solo un genitore per plesso”.
Sara Gelli