Soliera d’Autore, incontro con Sandro Campani

Prende avvio venerdì 31 marzo a Soliera, presso la biblioteca Campori di Soliera all’interno del Castello Campori di piazza Sassi, un ciclo di due incontri con scrittori di talento che tengono alta la tradizione letteraria del territorio modenese. Alle 21, l’ospite del primo appuntamento di Soliera d’Autore, sarà Sandro Campani, autore per Einaudi dei romanzi Il giro del miele (2017) e I passi nel bosco (2020), entrambi molto apprezzati dalla critica.

0
475

Prende avvio venerdì 31 marzo a Soliera, presso la biblioteca Campori di Soliera all’interno del Castello Campori di piazza Sassi, un ciclo di due incontri con scrittori di talento che tengono alta la tradizione letteraria del territorio modenese. Alle 21, l’ospite del primo appuntamento di Soliera d’Autore, sarà Sandro Campani, autore per Einaudi dei romanzi Il giro del miele (2017) e I passi nel bosco (2020), entrambi molto apprezzati dalla critica. Campani vive e lavora in un paese dell’Appennino tosco-emiliano, dove è nato nel 1974. Ha anche pubblicato È dolcissimo non appartenerti più (Playground 2005), Nel paese del Magnano (Italic Pequod 2010) e La terra nera (Rizzoli 2013). 

Campani parlerà dei territori che fanno da sfondo e ispirazione alla sua attività di scrittore, di boschi e piccoli paesi che paiono fuori dal tempo, in dialogo con Luca Zirondoli.

I libri di Campani non puntano sulla trama. Nel corale I passi nel bosco gli eventi che hanno segnato le esistenze dei protagonisti sono raccontati da diversi punti di vista dai vari personaggi, ognuno dei quali aggiunge una tessera per volta fino a quando non viene restituito al lettore il mosaico per intero. Un ulteriore esempio di quanto il fuoco della scrittura di Campani non stia tanto nel ‘cosa’ e piuttosto nel ‘come’ le vicende vengono narrate, è il romanzo che precede I passi nel bosco, Il giro del miele. La narrazione si sviluppa nella forma di un dialogo lungo un’intera notte tra il falegname Giampiero e l’ex-apicoltore e buttafuori Daniele, che davanti a un camino acceso e a una bottiglia di grappa ripercorrono i traumi irrisolti del proprio passato.

“Leggendole in parallelo – ha scritto la critica letteraria – le opere di Campani appaiono come una costruzione per aggregazioni successive del racconto di una comunità che resiste in una di quelle zone dell’Italia interna e spopolata in cui il tempo ha un altro passo: il passo lento e misurato dell’epica”.

L’ingresso è libero.