In 200 hanno percorso le strade della Bassa modenese su bici d’epoca in occasione della Lambrustorica

Domenica 26 marzo si è svolta la pedalata riservata a biciclette d’epoca La Lambrustorica – Tra le terre del lambrusco in bicicletta, giunta alla sesta edizione. Seconda tappa del circuito nazionale Giro d’Italia d’Epoca è stata organizzata da Pedale Selvaggio A.S.D. grazie alla passione di Raffaele Bertolucci, Antonio di Stasi, Mario Alberto Francescon, Giuseppe Magnisi, William Salvioli.

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Domenica 26 marzo si è svolta la pedalata riservata a biciclette d’epoca La Lambrustorica – Tra le terre del lambrusco in bicicletta, giunta alla sesta edizione. Seconda tappa del circuito nazionale Giro d’Italia d’Epoca è stata organizzata da Pedale Selvaggio A.S.D. grazie alla passione di Raffaele Bertolucci, Antonio di Stasi, Mario Alberto Francescon, Giuseppe Magnisi, William Salvioli e l’aiuto dei suoi associati, il patrocinio del Comune di Novi di Modena, la collaborazione della ProLoco Adriano Boccaletti, l’appoggio di ANESeR e della locale Protezione CivilePiazza Primo Maggio a Novi di Modena è stata la sede della logistica, di partenza e arrivo dove già dalla giornata di sabato hanno allestito i loro stand alcuni dei principali operatori del settore del ciclismo d’epoca, con biciclette, accessori e abbigliamento. Il sabato s’è concluso alla sala Polivalente Emmaus con un’esibizione del Coro Mondine di Novi di Modena che ha cantato brani del suo repertorio e recitato alcune poesie del poeta locale Andrea Loi a cui è seguita una cena a base di piatti locali.

Alle 8.45 di domenica, cielo sereno ma temperatura pungente, circa 200 ciclisti sono partiti in direzione Moglia scortati dalla Polizia Municipale per poi proseguire lungo la pittoresca strada che costeggia il canale di Bonifica. In località Bondanello la divisione dei percorsi col corto di 30km che tornava a Novi dopo il passaggio e sosta ristoro da Rolo. Il lungo di 55km, da Bondanello è prosegueto sull’argine del fiume Secchia fino a Quistello dove i ciclisti sono stati accolti in cantina con un ristoro a base di prodotti tipici e degustazione di vino lambrusco mantovano. A scortare i ciclisti durante tutta pedalata ci sono stati i motociclisti del MotoClub Carpi e i vespisti del Vespa Club CarpiIl sole ha poi contribuito a rendere la temperatura più gradevole, da Quistello è stato abbandonato l’asse fluviale e i ciclisti sono tornati a Moglia e poi Rolo con la seconda sosta ristoro in Cantina Sociale con polenta e ragù accompagnati da lambrusco modenese e reggiano e prodotti tipici offerti dagli amici di RoloInFesta.

All’arrivo tutti sono vincitori per aver rimesso su strada vecchie biciclette d’epoca che vanno da inizio ‘900 fino agli Anni ’80, ricordando e rendendo omaggio alle squadre e ai ciclisti che le pedalarono. A complemento della manifestazione, domenica mattina s’è svolta anche un’esibizione di giovani ciclisti della Ciclistica Novese mentre alcuni esercenti locali hanno allestito stand espositivi coi loro prodotti. Le premiazioni, legate al mezzo utilizzato e all’abbigliamento, hanno concluso l’evento che oltre ad avere come tema centrale il ciclismo ha rappresentato un momento di aggregazione e di diffusione di cultura del territorio.

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