La Spagna studia il modello cooperativo di assistenza agli anziani adottato in Emilia-Romagna, in particolare quello della Cooperativa sociale Scai di Carpi. Da oggi tre studentesse dell’Instituto Barrio de Bilbao (centro di formazione professionale con sede a Madrid) sono ospiti della cooperativa che gestisce il centro diurno e residenziale Stella di Carpi.
“Abbiamo accolto una delle tante richieste di collaborazione ricevute nei mesi scorsi dall’Italia e dall’estero, dopo l’interesse suscitato dai video dei nostri ospiti postati su Tik Tok come strumento di terapia degli anziani durante la pandemia – spiega il presidente di Scai, Ilario De Nittis – Questo centro spagnolo di formazione professionale cercava un modello innovativo di assistenza agli anziani. Ha raccolto informazioni e scelto la nostra cooperativa. Ci hanno chiesto di ospitare tre loro allieve che nel nostro centro Stella potranno acquisire approcci e metodi unici nella sfera socio-assistenziale”.
Con Carmelo Plaza, responsabile dell’Instituto Barrio de Bilbao, De Nittis ha concordato il percorso di studio teorico e apprendimento pratico di cura e assistenza agli anziani non autosufficienti o parzialmente autosufficienti che le tre ragazze seguiranno per i prossimi quattro mesi.
“Mettiamo a loro disposizione un know how sviluppato in oltre dieci anni di esperienza nel trattamento delle patologie degli anziani, come Alzheimer e demenza senile – continua De Nittis – I nostri metodi innovativi, validati dai geriatri del territorio, mettono al centro il benessere degli utenti attraverso la prevenzione e il recupero psicofisico. Vogliamo che gli anziani vivano la terza età con gioia, non con rassegnazione”.
Dai video su Tik Tok al fitness, dai concorsi natalizi alle visite di personaggi famosi (come Paolo Belli), negli ultimi tempi la cooperativa sociale Scai è divenuta sempre più un riferimento per le famiglie e istituzioni delle Terre d’Argine.
“Continuiamo a investire in innovazione per erogare servizi in grado di soddisfare le esigenze del territorio e aumentare il benessere di chi lavora con noi. Grazie a un welfare aziendale mirato ai soci, – conclude Ilario De Nittis – non abbiamo problemi di turn over né carenza di personale, con vantaggi sia per la stabilità della nostra cooperativa che per gli utenti dei nostri servizi”.