Sono 932 le famiglie che riceveranno il contributo Fondo Affitti 2022, erogato per sostenere coloro che hanno difficoltà nel pagamento del canone. Ai beneficiari, titolari di regolare contratto di locazione a uso abitativo e residenti in uno dei Comuni dell’Unione delle Terre d’Argine, verrà corrisposto un importo massimo di 1.500 euro, pari a tre mensilità. Le categorie di beneficiari ammessi al contributo sono due: i nuclei familiari con ISEE fino a 17.154 euro e quelli con ISEE fino a 35.000 euro che abbiano subito un calo del reddito superiore al 25% rispetto al reddito dichiarato nel 2021.
Il contributo, erogato grazie a fondi regionali e dell’Unione delle Terre d’Argine, copre il 52% delle domande ammesse (573 quelle ammesse, ma senza contributo), ma evidenzia come la richiesta di aiuto per pagamenti di canoni d’affitto sia cresciuta, nel 2022, del 30%.
Per questo, l’Unione sta attivando tutti gli strumenti utili ad arginare l’emergenza casa, utilizzando i nuovi strumenti messi a disposizione dal Patto per la Casa regionale dopo aver sperimentato la misura dell’Affitto Casa garantito. Lo strumento, tramite l’Agenzia Sociale per l’affitto gestita da Acer, facilita l’incontro fra la domanda e l’offerta sul mercato privato, agevolando la locazione di alloggi di proprietà privata e riguarda una fascia di cittadini che fatica a sostenere i canoni di locazione del libero mercato. E’ prevista una garanzia di 9mila euro per i proprietari della durata di 9 anni in caso di spese per danni, morosità rispetto a canone o spese condominiali e spese legali.
“L’aumento così forte di domande di contributo – commenta il presidente dell’Unione delle Terre d’Argine, Alberto Bellelli – per sostenere l’affitto, testimonia la difficoltà in cui si trovano le famiglie in seguito agli aumenti di costo dovuti alla crisi energetica e al difficile quadro economico scaturito dalla situazione internazionale. Sappiamo che spesso le famiglie in affitto sono quelle più fragili e risulta incomprensibile che proprio in un momento come questo il Governo abbia azzerato nella legge di bilancio i contributi su affitto e morosità incolpevole. La mancanza di ulteriori fondi renderà impossibile accontentare tutte le richieste che rimangono senza finanziamento.
Questa scelta accompagnata alla mancanza di politiche di sostegno all’abitazione sostenibile mettono in una situazione di difficoltà anche gli enti locali che devono gestire le tensioni nel proprio territorio. Per sostenere la domanda di affitti a canone calmierato l’Unione è impegnata a realizzare le misure previste dal Patto per la casa Regionale che prevedono una serie di agevolazioni e garanzie per chi è disposto a affittare a canone concordato”.