Una Primula per Chernobyl è senza dubbio l’iniziativa di raccolta fondi più nota del Comitato Progetto Chernobyl di Carpi, Novi e Soliera. Un momento che oltre a rappresentare un contributo economico importante, consente all’associazione di arrivare al cuore della gente, facendosi conoscere a un alto numero di persone. L’appuntamento annuale con Una primula per Chernobyl torna sabato 25 e domenica 26 febbraio quando saranno allestiti numerosi banchetti di distribuzione di primule in piazze, supermercati e parrocchie nei Comuni di Carpi e Soliera (a Novi il banchetto sarà invece martedì 28), grazie all’impegno dei volontari.
La novità di quest’anno è la collaborazione tra il Comitato Progetto Chernobyl e Mriya (Sogno in ucraino), associazione che riunisce carpigiani e ucraini e nata da un lato per sostenere i bisogni di coloro che sono arrivati qui dalle zone di guerra, facilitando il loro inserimento, anche attraverso azioni di mediazione culturale e cercando di rispondere alle loro necessità e dall’altro per inviare materiali di prima necessità nel Paese sconvolto dai conflitti.
“L’impegno dell’associazione è sempre stato rivolto all’infanzia che soffre e ha bisogno di aiuto. Ci è dunque sembrato utile e naturale rivolgere lo sguardo verso la tremenda guerra che sta affrontando l’Ucraina. Grazie al contributo di tutti – spiega il presidente del Comitato, Luciano Barbieri – il ricavato dell’iniziativa sarà destinato alla fornitura di aiuti materiali per il centro specializzato per la salute dell’infanzia Barwinok nella città di Boyarka, nella regione di Kiev”.
Le due realtà uniscono le forze per il bene dei più piccoli. Un esempio virtuoso che sempre più associazioni dovrebbero seguire.
J.B.