“Accogliere la vita è un dono ma non va disgiunto da una maternità e una paternità responsabili”

Domenica 5 febbraio, in occasione della Giornata nazionale per la vita, alle 16, in Sala Duomo a Carpi, il bioeticista Gabriele Semprebon presenterà il suo libro “La nascita e l’infanzia”. Previste alcune testimonianze.

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Don Gabriele Semprebon

In occasione della 45ª Giornata nazionale per la vita, domenica 5 febbraio, alle 16, in Sala Duomo, Gabriele Semprebon, sacerdote dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola, fisiopatologo e bioeticista, presenterà il suo libro La nascita e l’infanzia (Edizioni San Paolo). Sono previste alcune testimonianze di accoglienza della vita umana in ogni momento e condizione. L’incontro è aperto a tutti ed è promosso da Parrocchia della Cattedrale, Agape di Mamma Nina, Centro di Aiuto alla Vita Mamma Nina, e Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Carpi.

Il sottotitolo del volume, La bellezza della nascita, l’utilità della cura introduce le tematiche trattate e lo scopo del testo, ossia porsi come uno strumento per conoscere, orientare lo sguardo e decidere per il meglio, quando è in gioco il valore della vita umana e la sua qualità. 

“Accogliere la vita è un dono e una gioia grande, ma non va disgiunto dall’autentica maternità e paternità responsabili. Di fronte alle sfide della bioetica nel campo della natalità e della cura per la persona nei primi anni dello sviluppo – afferma don Semprebon – oggi è indispensabile informarsi per compiere scelte consapevoli e dare, anche così, una forma efficace al nostro amore. Diventa dunque fondamentale proteggere la vita ai suoi inizi, tra scienza, tecnica e grandi sfide morali”. 

In due parti è suddiviso il libro, prosegue l’autore, “la prima prevede un focus sulla nascita quando il bambino si trova nel grembo materno e analizza varie potenziali azioni che si possono porre in essere per ledere il feto nella sua vita prenatale, come l’aborto, la contraccezione d’urgenza, la procreazione medicalmente assistita, la diagnosi prenatale. La seconda parte si riferisce alla cura: cerco di individuare gli elementi etici di riferimento per alcune patologie pediatriche e per le condizioni di vita dei bambini piccoli”.

Nel trattare le tematiche, don Semprebon ha tenuto conto naturalmente del Magistero della Chiesa, ma anche, sottolinea, “del punto di vista razionale e scientifico, su cui si fonda il mio ragionamento etico. In questo modo, chiunque può approcciarsi al libro, non solo i cristiani ma anche gli atei, gli agonistici, per avere più informazioni utili e attuali per poter compiere, nel caso, una scelta”.

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