La strada è stata intrapresa anni fa e perseguita senza incertezza dal Comune di Carpi. E’ innegabile che, da quando è stata introdotta la raccolta differenziata porta a porta, ognuno di noi presta maggiore attenzione agli imballaggi degli acquisti per evitare di riempire la casa di plastica, carta e vetro; differenzia di più e meglio contribuendo al riciclo; non si ritrova più i cassonetti davanti a casa. Agli aspetti sicuramente positivi fanno da contraltare alcune criticità evidenti che restano da affrontare e possibilmente risolvere: resta il tema urgente dell’abbandono dei rifiuti ma anche quello del decoro della città.
Ci sono schiere di bidoni stabilmente esposti sui marciapiedi a intralciare il passaggio di pedoni e passeggini, sacchi di plastica che vengono esposti giorni prima del ritiro, rifiuti sfusi accanto a bidoni stracolmi con il risultato che se sono sacchetti di organico vengono rovistati dai topi durante la notte e se sono cartoni si sfaldano con la pioggia.
Esiste un regolamento che il cittadino è tenuto a osservare ma si potrebbe fare molto di più per la sua diffusione e conoscenza: le indicazioni sono infatti contenute nell’ordinanza n° 4757 del 2016 di non facile accesso per chi non si intestardisca a cercarla tra i documenti del Comune di Carpi. Non è forse il caso oggi, con l’introduzione del porta a porta integrale, di pubblicizzare nuovamente quelle poche regole? Quanto abbiamo a cuore il decoro della città? E’ il momento di dimostrarlo.
In base all’ordinanza, i bidoni, forniti in comodato d’uso dal gestore, non devono essere manomessi e tantomeno imbrattati con adesivi e scritte. Il lavaggio dei contenitori è a carico degli utenti.
I bidoni devono “essere collocati – si legge nell’ordinanza – all’interno di locali o aree private che siano nella disponibilità dell’utente mentre l’ubicazione dei contenitori negli spazi comuni condominiali è regolamentata dalle vigenti disposizioni del codice civile in materia di condominio degli edifici”.
Nel caso in cui l’utente non disponga di locali o aree privati, i bidoni potranno essere collocati in aree private a uso pubblico o su suolo pubblico ma se il Comune dà l’autorizzazione previa presentazione di specifica richiesta al Servizio Ambientale che dovrà acquisire il parere tecnico di Aimag. L’autorizzazione alla collocazione dei contenitori su suolo pubblico “non è concessa o è revocata qualora gli utenti non effettuino correttamente la raccolta differenziata e qualora lo spazio concesso sia gestito difformemente da quanto stabilito nell’autorizzazione”.
E’ evidente che i bidoni esposti davanti casa creano intralcio alla circolazione sui marciapiedi oltre che poco decoro alla città: la regola stabilisce che i contenitori debbano essere esposti su suolo pubblico la sera precedente o il giorno di raccolta stesso.
E’ vietato esporre rifiuti sfusi salvo espressa indicazione del gestore o inseriti in contenitori diversi da quelli approvati e forniti da Aimag.
Infine, dopo lo svuotamento ogni utenza deve ritirare, il più presto possibile, il contenitore.
A chi spettano i controlli? Il Sindaco Alberto Bellelli nell’ordinanza incarica il personale della Polizia Locale e le Guardie Ecologiche. Fermo restando che il decoro della città dipende da chi ci vive, non dai controlli.
S.G.