Il clima si surriscalda ogni volta che si torna a parlare di ZTL. In questi giorni sono stati programmati incontri e confronti sul tema dell’estensione della Zona a Traffico Limitato a Carpi dopo un periodo di calma piatta in cui l’unica nota di rilievo sono state le dimissioni dell’assessore Marco Truzzi. Era stato lui, nel luglio scorso, ad annunciare di essere in dirittura d’arrivo sulla ZTL. Il silenzio è stato rotto dall’Amministrazione comunale che ha deciso di incontrare il Gruppo No ZTL, promotore della petizione sottoscritta da 2.600 persone, e le associazioni di categoria per riprendere la discussione nella speranza, forse, che si arrivi a concretizzare un percorso iniziato nell’aprile del 2019.
A compensare il fronte della contestazione, è spuntato un nuovo comitato nella giornata di lunedì 16 gennaio: la nascita è stata comunicata attraverso una mail con allegati il logo e la Carta dei valori ma, alla richiesta di comunicare con un referente, è seguito il completo silenzio. Chi c’è dietro il logo bianco e verde di Ampliamola! resta un mistero. Chiari, invece, gli obiettivi espressi dalla Carta dei Valori. “Siamo un comitato che ha a cuore il rinnovamento e la valorizzazione del centro storico di Carpi, al fine di immaginare una città sempre più a misura di persona. In quest’ ottica crediamo nella centralità dell’ ampliamento della Zona a Traffico Limitato, convinti che questa possa garantire un centro più accogliente e più sicuro, e pertanto capace di risultare un vero luogo di ritrovo per l’ intera comunità. Una Ztl più ampia – si legge – consentirebbe di migliorare la quantità e la qualità degli eventi, al momento soffocati dalle poche opportunità che gli spazi offrono, e di avere nuovi luoghi di incontro e aggregazione per la cittadinanza. Il centro presenta, infatti, altri spazi, al di fuori delle tre piazze, che ad oggi non sono fruibili a causa della libera circolazione delle automobili. Inoltre l’ ampliamento produrrebbe un miglioramento della qualità dell’ aria nella zona più frequentata della città, con impatto immediato sulla salute delle persone che la vivono, soggette alle pericolose quantità di smog e inquinamento acustico e atmosferico”.
Un’operazione mediatica che non trova concretezza induce parecchi dubbi.
S.G.