Con la chiusura dell’anno e con il closing delle procedure, HPE, azienda di ingegneria con sede a Modena, fondata nel 1998 da Piero Ferrari, dà vita alla nuova Holding, HPE Group. Quattro le aziende che compongono il nuovo gruppo industriale: oltre ad HPE e Coxa, già acquisita nel 2010, si aggiungono alla compagine Pure Power Control (P2C), azienda fondata nel 2008 con headquarter a Pisa e sede operativa a Modena, attiva nel campo della progettazione di sistemi di controllo, e AT Motors, azienda fondata nel 1983, con sede a Soliera, specializzata nella produzione di motori elettrici. Queste le nuove imprese entrate a far parte Gruppo, realtà robuste e con una consolidata esperienza in settori simili e complementari a quelli di HPE, primi su tutti automotive e motorsport ma con importanti collaborazioni anche nei settori dell’industria e della difesa.
Le operazioni attraverso cui HPE ha arricchito le già consolidate attività di progettazione, prototipazione e produzione di componenti e sistemi, con nuove competenze nell’ambito dell’elettrificazione e del digitale, le hanno anche consentito di aggiungere al proprio organico oltre 50 dipendenti di cui 35 ingegneri e di arricchire il proprio know-how con nuovi profili e nuove professionalità.
“Entrare a far parte di questo Gruppo è per noi motivo di orgoglio e soddisfazione – commenta Andrea Balluchi, presidente e amministratore di P2C – poiché questa operazione ci consente di sviluppare nuove sinergie tecnologiche e di rafforzare la proposta delle nostre soluzioni per l’industria automobilistica, in modo particolare in riferimento al processo di innovazione in corso per una mobilità sostenibile”.
Soddisfatto per l’esito delle operazioni anche Alessandro Testi, titolare di AT Motors: “L’ingresso in questa nuova realtà offre una grande opportunità di consolidamento e crescita del nostro business. Le nostre competenze e capacità pregresse, unite alla forza commerciale di HPE Group e alla sua spinta innovativa aprono le porte a nuovi prodotti e nuove progettualità in cui l’attività di sviluppo di motori elettrici giocherà un ruolo fondamentale”.
I closing rappresentano solo parte delle novità inserite nel più ampio piano di sviluppo strategico attraverso il quale la holding modenese intende non solo rafforzare il proprio ruolo di partner qualificato per lo sviluppo di soluzioni ingegneristiche nei settori di interesse, ma anche e soprattutto posizionarsi come fornitore di soluzioni innovative a tutto tondo.
“Il 2022 è stato un anno positivo – commenta Andrea Bozzoli, Amministratore Delegato di HPE Group – abbiamo raggiunto nuovi clienti, abbiamo sviluppato nuovi prodotti, abbiamo investito in competenze e infrastrutture, ma abbiamo anche cominciato a crescere per linee esterne. Abbiamo infatti acquisito due aziende strategiche per l’evoluzione della nostra realtà, attraverso le quali possiamo divenire ancora più competitivi nel nostro mercato. Ad oggi, con un fatturato di oltre 38 milioni di euro, oltre 300 dipendenti, un’età media di 30 anni e una percentuale di laureati in ingegneria pari all’80% degli impiegati, rappresentiamo un’azienda giovane e dinamica, attenta e sensibile al tema dell’innovazione. Siamo un Gruppo che evolve, che diversifica e specializza le proprie competenze attraverso formazione continua ed una costante ricerca del miglioramento”.
Da annoverare, in questo senso, anche la stretta rete di collaborazioni con i principali atenei del territorio e di quelli limitrofi: l’Università di Modena e Reggio Emilia, l’Università di Bologna, l’Università di Firenze e l’Università di Pisa; un vero e proprio network di relazioni attraverso il quale è possibile garantire alti standard nel campo della ricerca e dell’innovazione e allo stesso tempo supportare la formazione dei giovani talenti che contribuiranno a rendere competitivo il tessuto imprenditoriale del nostro territorio.
Molti i progetti anche per il 2023, tra cui partnership con aziende multinazionali che si aggiungono alle già consolidate collaborazioni con realtà quali Hewlett-Packard e Accenture.