Entro l’anno si chiuderà il cerchio: anche Carpi passerà alla raccolta porta a porta integrale dei rifiuti.
Con l’introduzione della raccolta al domicilio di plastica e vetro si chiude il percorso iniziato da Carpi nel 2005 quando il Comune fu tra i primi in Emilia Romagna a sperimentare la nuova modalità di raccolta dei rifiuti porta a porta. Per Comune e Aimag l’eliminazione definitiva dei cassonetti sulle strade porterà ulteriori benefici: quegli spazi lungo le strade saranno liberati e destinati ad un uso diverso da quello che ne hanno fatto gli incivili fino ad oggi buttando di tutto accanto alle campane verdi del vetro e ai cassonetti gialli della plastica, dai materassi ai divani, dagli elettrodomestici ai mobili. Sempre gli stessi irriducibili, non potranno nemmeno più buttare il sacchetto dei rifiuti indifferenziati all’interno dei cassonetti gialli o verdi che sono stati un catalizzatore anche di coloro non qualificati come ‘abbandonatori seriali’.
Ma che fine faranno i cassonetti gialli e verdi? Non ne rimarrà alcuna traccia per le strade di Carpi dove resteranno solo i contenitori di più piccole dimensioni per la raccolta delle pile e dei farmaci. E’ invece in corso una valutazione per decidere il destino dei cassonetti destinati alla raccolta di abiti usati: Comune e Aimag si sono dati tempo fino a fine febbraio per decidere se rimuoverli definitivamente come è stato fatto in altri territori o se mantenerli.
Dalle strade finora sono stati tolti 180 cassonetti gialli della plastica e altrettante campane verdi del vetro collocate provvisoriamente nel Piazzale della Fiera al di là del parcheggio della piscina comunale nella zona dove si svolge il luna park. A questi 360 cassonetti si aggiungeranno quelli dell’ultima zona urbana di Carpi, quella più centrale, in cui è entrata in vigore la raccolta dei rifiuti porta a porta integrale: entro il 13 dicembre qui spariranno dalle strade 140 cassonetti gialli della plastica e altrettante campane verdi del vetro per un totale di 280 cassonetti.
Entro Natale i 640 cassonetti saranno venduti da Aimag a un fornitore individuato tramite procedura: potranno essere ricondizionati per essere riutilizzati oppure demoliti nel caso in cui l’usura non ne consentisse il riuso.
Sara Gelli