Il Treno di Forlì si è fermato per sempre. Con Ercole Baldini, morto a 89 anni, se ne va uno dei ciclisti italiani più grandi di tutti i tempi. E’ stato l’unico a vincere in carriera una medaglia d’oro olimpica, un campionato del mondo e una grande corsa a tappe, il Giro d’Italia. A questi successi si aggiungono un titolo iridato su pista e un record dell’ora, nel 1956, quando era ancora dilettante, primato sottratto a un monumento come Jacques Anquetil, al Vigorelli. La forza di Ercole, corridore completo, era soprattutto nelle corse contro il tempo, da cui i soprannomi sulla capacità di locomozione attribuitigli dalla stampa dell’epoca: ‘Rapido’, ‘Diretto’, ‘Direttissimo’. Definitamente “il treno di Forlì” come lo celebrò in una canzone Secondo Casadei, suo conterraneo romagnolo, dopo l’impresa al velodromo milanese. Ma alle Olimpiadi di Melbourne nel 1956 Baldini, che vi arrivò dopo aver fatto 11 scali con l’aereo, trionfò scattando su una salitella e la sua vittoria fu una tale sorpresa che quando arrivò al traguardo non c’era l’Inno di Mameli da trasmettere e allora fu intonato, con grande emozione, dagli immigrati italiani in Australia presenti alla corsa. E anche ai Mondiali di Reims, due anni dopo, arrivò da solo, dopo una fuga di 250 chilometri sulle colline dello Champagne. Il Giro d’Italia del 1958 fu l’ultimo di Coppi e il trionfo di Baldini.
Baldini era nato il 26 gennaio 1933 a Villanova, paese dell’entroterra romagnolo dove poi è stata costruita una casa-museo dove ha passato gli ultimi anni di vita . Quarto di sei fratelli maschi, lasciò gli studi a 17 anni per inseguire la passione della bicicletta, notato da alcuni osservatori mentre la usava per andare a scuola.
“L’Emilia-Romagna e il Paese perdono uno dei più grandi campioni dello sport italiano, lo stesso la comunità del ciclismo internazionale. Ercole Baldini è stato l’unico corridore ad aver vinto l’oro olimpico, il Mondiale e il Giro d’Italia, insieme a molti altri trionfi, a partire dal record dell’ora. Grande forza e talento, capace di primeggiare su ogni terreno, era un uomo generoso, espressione migliore della nostra terra. A nome mio personale e di tutta la comunità regionale, esprimo le più sincere condoglianze ai suoi cari, agli amici e alla città di Forlì”. Così il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha espresso il suo cordoglio dopo la scomparsa di Baldini, indimenticato campione di ciclismo.