E’ un tema che riguarda le decine di migliaia di famiglie modenesi che hanno ricevuto, o stanno per ricevere, comunicazioni di modifiche unilaterali delle condizioni contrattuali da parte dei propri gestori di gas ed energia elettrica.
Ad agosto, con il Decreto Aiuti bis del Governo Draghi è stata sospesa fino al 30 aprile 2023 la possibilità di comunicare variazioni contrattuali da parte delle imprese del settore. Si tratta di un tema assai rilevante per le tasche dei cittadini; in alcuni casi le variazioni prevedono un incremento di oltre il 600%, mentre in molti altri casi si comunica un raddoppio secco dei costi.
Dopo l’emanazione del Decreto purtroppo tutte le aziende del settore hanno deciso di non dar corso alla decisione del Governo. Da qui il ricorso presentato da Federconsumatori Emilia Romagna al Garante alla Concorrenza e Mercato, che comprendeva anche un caso modenese.
“Il 27 ottobre – si legge nel comunicato stampa di Federconsumatori – il Garante ha adottato alcune specifiche misure cautelari nei confronti di quattro aziende per non aver rispettato quanto previsto dal Decreto in merito al divieto di modifica dei prezzi di energia elettrica e gas sul mercato libero. Particolarmente grave la posizione di Iren Mercato, censurata dal Garante per diversi comportamenti. Altre 25 Società sono finite sotto la lente d’ingrandimento del Garante, tra queste Enel, Hera e Aimag. Importanti le motivazioni addotte dal Garante: “…l’eccezionalità del momento ha indotto il legislatore ad adottare misure derogatorie della libertà contrattuale, seppur in via transitoria, al fine di tutelare i consumatori, quale parte contrattualmente più debole nei mercati della fornitura di energia elettrica e gas, tanto che ogni variazione unilaterale delle condizioni economiche e fornitura ricade nel divieto di cui all’art. 3 del DL Aiuti.bis.”
In questi mesi Federconsumatori Modena ha contestato a diversi soggetti l’illegittimità delle variazioni, chiedendo il ritiro delle comunicazioni. In queste ore un’ottima notizia: Aimag ci ha comunicato il ritiro di una variazione unilaterale, ripristinando il prezzo originario sino al mese di aprile, scadenza del Decreto.
Fino ad oggi abbiamo atteso che i gestori di energia si adeguassero alla decisione del Garante; purtroppo soggetti rilevanti come Enel ed Hera persistono incomprensibilmente in una interpretazione sbagliata, ormai demolita dal Garante. La sospensione delle variazioni riguarda difatti tutte le casistiche, nessuna esclusa.
Federconsumatori invita tutti i cittadini, ivi compresi quelli che avessero già visto fatturare le variazioni, a contestare nostro tramite al proprio gestore la modifica unilaterale.
Allo stesso tempo, con la nostra struttura regionale, procederemo nuovamente a segnalare al Garante i mancati adempimenti alle disposizioni dello stesso. Diventa sempre più evidente che questi comportamenti vanno sanzionati in modo tutt’altro che simbolico, mentre vanno risarciti i cittadini costretti ad azioni nei confronti di Gestori inadempienti di una Legge dello Stato” conclude Federconsumatori.