Giovedì 17 novembre alle 20.45, presso Habitat, in via Berlinguer 201, a Soliera, si rinnova l’appuntamento con la terza edizione del Gonfalino d’oro, un riconoscimento che l’Amministrazione comunale conferisce a concittadini che per varie motivazioni, di carattere altruistico, sociale o culturale, abbiano dato prestigio alla città di Soliera. Il riconoscimento quest’anno va ad Alberto Bisi, fondatore della casa editrice 21lettere.
Ospite d’onore della serata sarà lo scrittore russo Mikhail Shishkin che approda in Italia per presentare in esclusiva il suo ultimo libro Russki mir: Guerra o Pace?, una riflessione affascinante e piena di carica emotiva sulla Russia, l’Europa, le libertà e la guerra in Ucraina.
Classe 1961, erede di una straordinaria tradizione letteraria che risale a Puskin, Dostoevskij e Tolstoj, Shishkin è stato definito dal Guardian il migliore romanziere russo vivente. È l’unico ad aver vinto i tre maggiori premi letterari russi (Russian Booker Prize, Russian National Bestseller, Big Book Prize). Le sue opere sono tradotte in oltre trenta lingue. Suoi articoli sono apparsi sulle pagine di molti quotidiani internazionali: tra questi il New York Times, il Wall Street Journal, il Guardian, Le Monde.
Nato e cresciuto nel centro di Mosca, Shishkin ha dovuto lasciare anni fa la Russia come dissidente e oggi vive a Zurigo, in Svizzera. Malgrado sia impegnato da anni nella valorizzazione della cultura e della letteratura russa, in patria viene considerato un traditore dagli ambienti vicini al governo di Putin per essersi opposto all’invasione della Crimea.
Con il romanzo Punto di fuga, pubblicato da 21lettere, ha vinto il Premio Strega europeo 2022. Il romanzo è la struggente corrispondenza epistolare tra due persone, lui e lei, che si scambiano lettere mentre lui è in guerra: un espediente narrativo per porre riflessioni sull’uomo e il senso della vita.
Da pochi giorni è in libreria il suo ultimo libro, di nuovo edito da 21lettere, in cui lo scrittore offre un punto di vista specifico sul ruolo attuale della Russia nel mondo, alla luce della sua storia. Nel Novecento la sua madrepatria ha tentato due volte di instaurare un governo democratico. La prima per pochi mesi nel 1917, dopo la caduta dell’impero zarista. La seconda per alcuni anni dopo il crollo dell’URSS negli anni Novanta. E ora, quali sono le prospettive? Interrogativi che restano aperti, in bilico tra pessimismo e speranze.
La serata, a ingresso libero, si svolge con il sostegno di Pro Helvetia, Fondazione svizzera per la cultura.