Gattile, “le spese ci stanno mettendo in ginocchio e i mesi più duri devono ancora arrivare”

Gli aumenti energetici si sommano ad altri rincari tra cui cibo, farmaci, lettiere, detersivi… tutte cose indispensabili per il mantenimento dei felini e della struttura nella quale vivono.

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La crisi energetica non colpisce soltanto famiglie e aziende ma anche altre realtà, tra cui le associazioni di volontariato. Il Gattile di Carpi ha pubblicato su Facebook la foto di due bollette dell’energia elettrica, mettendo a confronto il mese di maggio 2021 con quello di quest’anno e che riporta una spesa più che raddoppiata: il totale è passato da 2.754 a 6.279 euro. “Si consideri – puntualizza Pierangela Ferrari, presidente del Gattile – che in tutto l’arco del 2021 abbiamo speso per la fornitura di energia elettrica 13.761 euro, nel 2022 a settembre siamo già a 20.376 euro, consapevoli che i mesi più duri sono quelli che arriveranno. Siamo molto preoccupate perché per coprire le spese, da qui alla fine dell’anno possiamo fare affidamento solo ed esclusivamente sulle offerte. Quanto versato dai Comuni in convenzione è appena sufficiente a coprire il 50% dei costi”.

Gli aumenti energetici si sommano ad altri rincari tra cui cibo, farmaci, lettiere, detersivi… tutte cose indispensabili per il mantenimento dei felini e della struttura nella quale vivono. Ma non è tutto, il caro vita non è l’unico problema con cui le volontarie sono costrette a fare i conti. A una situazione già pesantissima, si aggiunge il numero crescente di gatti – anziani, problematici e malati – che vengono lasciati in Gattile e affidati alle cure dei volontari. Con tutto ciò che questo comporta, anche sul fronte dei costi. “Questi mici – prosegue la presidente – sono i più delicati e devono spesso stare al caldo, per questo siamo costretti a utilizzare le lampade da riscaldamento che consumano molto. Senza considerare le medicine e i mangimi specifici di cui necessitano. Inutile dire poi che i gatti anziani e con dei problemi di salute sono quelli che più difficilmente vengono adottati”.

Per questo le volontarie rivolgono un accorato appello ai cittadini, chiedendo aiuto a coloro che siano nelle condizioni di poterlo fare, ma lo domandano in punta di piedi, consapevoli di come la situazione sia pesante e difficile per tutti. “Anche un piccolo contributo più rivelarsi estremamente prezioso, siamo veramente in grande difficoltà. Avremmo inoltre bisogno di volontari, purché fortemente motivati”, conclude Pierangela Ferrari.

Federica Boccaletti