Site specific: tre appuntamenti speciali nei luoghi della Fondazione Fossoli

Domenica 6 novembre Simone Maretti racconta e legge Fahrenheit 451 al Museo Monumento al Deportato, in ex Sinagoga inaugura la mostra Ribelli al confino e al Campo di Fossoli proiezione no stop del documentario Fossoli anticamera per l’inferno.

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Sarà una domenica colma di iniziative quella di domenica 6 novembre, quando a Carpi si svolgerà  Site specific, una serie di iniziative speciali promosse dalla Fondazione Fossoli luoghi nei tre luoghi che gestisce, ovvero Museo Monumento al Deportato, ex Sinagoga e Campo di Fossoli.

Al Museo Monumento al Deportato torneranno a riecheggiare le frasi dei grandi classici della letteratura del Novecento, con la seconda puntata della rassegna ‘I Classici al museo’: in questa occasione, dalle 17, Simone Maretti racconterà e leggera Fahrenheit 451, capolavoro della fantascienza distopica di Ray Bradbury: è la storia di Guy Montag, un vigile del fuoco molto particolare. Infatti, nel regime sociale raccontato nel romanzo, leggere e possedere libri è un reato, e per questo, invece di spegnere incendi, le milizie del fuoco li appiccano.  Un racconto che è entrato nell’immaginario collettivo, che suggerisce che ciò che salva non è tanto il libro in sé, quanto il suo contenuto. Qualcosa che si può trovare, altrettanto efficacemente, nella musica, nell’arte in senso lato, in una relazione diretta e fascinosa con la natura, nei rapporti coi propri simili. Per partecipare occorre  iscriversi su info@fondazionefossoli.it.

Presso l’ex Sinagoga, invece, verrà inaugurata Ribelli al confino, mostra promossa da ANPPIA – Associazione Nazionale Perseguitati Politici Antifascisti, in collaborazione con la sezione ANPPIA modenese, il Centro di ricerca e documentazione sul confino politico e la detenzione – Isole di Ventotene e Santo Stefano, con il contributo della Regione Lazio. L’esposizione intende valorizzare, con un linguaggio accattivante, concepito in particolare per le giovani generazioni, la storia del confino politico durante il regime fascista, oltre alle diverse forme di opposizione elaborate dalle vittime delle misure stesse. Particolare attenzione è dedicata a uno dei luoghi simbolo della memoria del Novecento, ovvero l’isola di Ventotene, luogo di relegazione e domicilio coatto sin dall’epoca romana (quando era chiamata Pandataria), l’isola fu progressivamente modellata dal regime fascista per ospitare, a partire dal 1939, la più grande cittadella confinaria italiana. Domenica la mostra sarà visitabile dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 15.00 alle 19.00, mentre nei giorni successivi, fino al 25 novembre, esclusivamente su prenotazione di visita guidata o all’interno della visita alla ex Sinagoga, chiamando il numero 059.688483 e inviando una mail a info@fondazionefossoli.

Per approfondirne le tematiche, inoltre, giovedì 10 novembre, alle 17, presso l’ex Sinagoga, gli storici Anthony Santilli sarà protagonista dell’incontro La pratica del confino nella politica di repressione fascista.

Al Campo di Fossoli, che sarà aperto dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18, sarà proiettato a ciclo continuo il documentario Fossoli – Anticamera per l’inferno: prodotto da LIGHTHISTORY, racconta la storia del Campo nei suoi 28 anni di attività (dal 1942 al 1970) con focus specifico sul periodo dicembre 1943 – novembre 1944, con particolare attenzione ai fatti che avvennero a partire dal 15 marzo 1944, quando il campo viene diviso in due parti: una gestita dalla Repubblica Sociale Italiana e l’altra direttamente dalle SS naziste.

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito.

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