Carpi Futura interviene sulle criticità del Pronto Soccorso: “è tempo di agire”

Sono tre le priorità di intervento individuate dal Gruppo di lavoro Salute & Sanità Territoriale di Carpi Futura: “una rapida riorganizzazione della sanità territoriale provinciale per il potenziamento delle cure domiciliari e residenziali. L’individuazione di ambulatori alternativi al PS per gestire i casi a bassa criticità, gestiti da medici di assistenza primaria (medici di medicina generale e di continuità assistenziale) come annunciato dalla Regione Emilia Romagna. Intervenire sui lunghi tempi di attesa in provincia di Modena con l’aumento di offerta specialistica nelle strutture pubbliche, anche ricorrendo alla libera professione a prezzi calmierati”.

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In un panorama nazionale di grave carenza di personale sanitario nelle strutture pubbliche il Pronto Soccorso dell’Ospedale Ramazzini si è trovato in grave affanno in queste settimane per garantire i livelli essenziali di assistenza e sicurezza delle cure. “Un problema non nuovo, visto che già un anno fa – sottolinea il Gruppo di lavoro Salute & Sanità Territoriale della civica Carpi Futura  facemmo un’approfondita analisi nella quale segnalammo come oltre alle vere urgenze, nei pronto soccorso si riversasse una grande varietà di persone con bisogni sanitari, ma anche sociali, causati da: lunghi tempi di attesa per le prestazioni specialistiche (e per gli interventi chirurgici), carenze della sanità territoriale aggravate dal consistente calo numerico dei medici di famiglia e incapacità delle Regioni (anche la nostra Emilia Romagna) di organizzare servizi per evitare l’arrivo in PS di tanti anziani fragili che potrebbero invece essere meglio curati a domicilio”.

A fronte del riacutizzarsi di queste criticità, che hanno portato nelle scorse settimane ad uno scontro istituzionale tra Ausl e Amministrazione Comunale di Carpi, è bene focalizzare l’attenzione sulle peculiarità del nostro Ospedale che rendono particolarmente critica la situazione del suo Pronto Soccorso, citando anche un po’ di dati riportati dagli addetti ai lavori.

“Il PS di Carpi – prosegue Carpi Futura – è la porta di accesso a uno dei principali ospedali della zona, dopo Baggiovara-Policlinico e il Santa Maria di Reggio Emilia, dove si effettua attività diagnostica e interventistica di altissimo livello: gli standard di qualità della struttura e del personale devono dunque essere elevati vista la complessità dei casi che giungono all’attenzione. Il PS di Carpi è una struttura strategica per l’intera rete sanitaria di almeno due province e non solo: lo testimoniano i dati che nel 2022 finora vedono quasi 4.000 accessi dalla Provincia di Reggio Emilia e quasi 2000 da altre regioni (nel complesso circa 1/5 dei 30.000 accessi fino a qui registrati, evidentemente attratti dall’ampia offerta specialistica che l’Ospedale e il Poliambulatorio offrono in consulenza al PS). I dati registrano, nelle sole ore diurne (dalle 8 alle 20, nelle ore di attività della medicina generale dal lunedì al venerdì e della continuità assistenziale al sabato e domenica), quasi 18.000 accessi con priorità bassa o molto bassa (codici azzurri, verdi, bianchi), per il 90 % per decisione spontanea dei pazienti (cioè senza una richiesta medica). Il dato fa pensare che i pazienti non provino nemmeno a contattare il proprio medico curante o, se ci provano, non trovino risposta nei tempi per loro accettabili”.

Sono tre le priorità di intervento individuate dal Gruppo di lavoro Salute & Sanità Territoriale di Carpi Futura: “una rapida riorganizzazione della sanità territoriale provinciale per il potenziamento delle cure domiciliari e residenziali. L’individuazione di ambulatori alternativi al PS per gestire i casi a bassa criticità, gestiti da medici di assistenza primaria (medici di medicina generale e di continuità assistenziale) come annunciato dalla Regione Emilia Romagna.  Intervenire sui lunghi tempi di attesa in provincia di Modena (Tabella – TdAER)  con l’aumento di offerta specialistica nelle strutture pubbliche, anche ricorrendo alla libera professione a prezzi calmierati.

Le criticità del PS di Carpi non sono terreno di scontro locale, ma un problema attuale per l’intera rete sanitaria provinciale. Il Sindaco di Carpi, oltre a interpellare la Regione come ha fatto, scrivendo all’assessore Donini, deve intervenire e chiedere una risposta celere all’interno della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria modenese”.