Installati sui minibus Arianna sistemi di videosorveglianza, contapasseggeri e wi fi ma la tenuta di bilancio è a rischio

“Tra il caro carburante e i rincari delle materie prime la situazione è pressoché insostenibile a ciò si aggiunge anche un’ulteriori criticità ovvero il non essere ancora tornati, in termini di utenza, ai numeri pre Covid. Un mix che ci preoccupa e che pesa grandemente sulla tenuta di bilancio” spiega Antonio Nicolini, presidente di Seta.

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il presidente di Seta Antonio Nicolini e Stefano Reggianini, amministratore di Amo

Rafforzare il trasporto pubblico urbano, è questo l’imperativo dell’Amministrazione comunale per riuscire così a rendere la nostra città “maggiormente sostenibile”, ha sottolineato il sindaco Alberto Bellelli. “Carpi muta, si evolve e pertanto il trasporto pubblico deve modificarsi a sua volta per diventare sempre più rispondente ai bisogni della cittadinanza. La sfida è dunque quella di connettere meglio la città per dare maggiori opportunità di spostamento ai cittadini e togliere al contempo traffico dalle nostra strade”. E un primo passo per cercare di migliorare il servizio è già stato fatto come spiega Antonio Nicolini, presidente di Seta: “con un investimento dell’amministrazione pari a 80mila euro abbiamo inserito su tutti i 12 mezzi della flotta di Carpi dei nuovi dispositivi. Sono stati installati un sistema di videosorveglianza, interno ed esterno, per monitorare cosa accade a bordo e fuori e un contapasseggeri per poter effettuare un monitoraggio in tempo reale degli utenti presenti. E, ancora, il wifi gratuito per i passeggeri, pedane di ultima generazione per facilitare la salita di disabili e carrozzine e, infine, sono state montate delle nuove emettitrici che consentono di acquistare i biglietti e pagarli con carta di credito o bancomat”. Miglioramenti che dovranno sommarsi, col tempo, “a un ampliamento della rete di trasporto” prosegue Nicolini anche se, i chiari di luna che si prospettano non sono certo tra i più rosei. “Tra il caro carburante e i rincari delle materie prime la situazione è pressoché insostenibile a ciò si aggiunge anche un’ulteriori criticità ovvero il non essere ancora tornati, in termini di utenza, ai numeri pre Covid. Un mix che ci preoccupa e che pesa grandemente sulla tenuta di bilancio”.

Jessica Bianchi

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