Le salite del Tour per aiutare il pianeta

Con questo obiettivo anche Alessandro Canzian per un anno circa si è allenato per affrontare lo scorso settembre con la sua bicicletta le più famose salite del Tour de France, per più di 500 km e 12.000 metri di dislivello

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La Trans Alp Epic Challenge parte da Grenoble e arriva fino allo splendido mare di Nizza con un obiettivo semplice: raccogliere fondi per finanziare progetti di conservazione del nostro splendido ma fragile pianeta.

Con questo obiettivo anche Alessandro Canzian per un anno circa si è allenato per affrontare lo scorso settembre con la sua bicicletta le più famose salite del Tour de France, per più di 500 km e 12.000 metri di dislivello. “Il percorso va completato in 5 giorni – racconta Canzian che ha pedalato insieme ad altri 5 amici italiani e a una trentina di persone provenienti da Inghilterra, Sudamerica, Germania, Turchia e Portogallo – sono sportivo, corro con l’Atletica Cibeno, ma non sono un vero ciclista e quindi mi sono preparato alla nuova sfida”. Di grande aiuto i numerosi (e fortissimi) ciclisti di Carpi ai quali Alessandro si è di volta in volta aggregato per fare “la gamba”, come si dice in gergo. “Nelle ultime settimane prima della partenza l’attesa si e’ fatta sentire e ho fatto le valigie in anticipo per essere pronto a pedalare con 25 gradi, ma anche sotto ai 5”.

Finalmente e’ arrivato il 6 Settembre, ultimo controllo alla bici: pronti, via!

“Indescrivibili i paesaggi alpini, nell’autunno più arido di sempre e grande la soddisfazione nel completare le salite: Alpe d’Huez, Galibier, Izoard ed il col de la Bonette, oltre 2800 metri, la strada asfaltata più alta d’Europa.  Giorno dopo giorno siamo diventati amici, condividendo emozioni (forti), fatica (tanta), senza timore nel lasciare scendere qualche lacrima di gioia ed emozione al raggiungimento di quella che per ciascuno di noi era la “sfida nella sfida”: per me il Galibier.

Altrettanto importante la finalità dell’impresa: sostenere Tusk.org, che opera in Africa per proteggere le specie in via di estinzione, ridurre i conflitti tra uomo e fauna, trovare soluzioni sostenibili per preservare gli habitat critici e combattere la domanda globale di prodotti illegali e the Ocean CleanUp, la cui missione è liberare gli oceani dalla plastica ora possono contare su circa 300.000 sterline per portare avanti le loro attività.

“Se pensate che sia importante fare qualcosa per ridurre l’impatto che la nostra presenza ha generato sul nostro pianeta leggete qualcosa di più ai link riportati. Per ogni euro donato, la Vodafone Foundation ne verserà altrettanti e garantirà che arrivino subito a destinazione” conclude Canzian.

 

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