I progetti non mancano ma quanto ancora dovremo aspettare per vederne realizzato qualcuno?

Affidati gli incarichi per dare gambe ai due interventi di desigillazione di un tratto di via Roosevelt e di viale Carducci.

0
1098
Rendering di via Roosevelt prima e dopo

Il Ministero per la Transizione Ecologica ha messo in campo 385mila euro per il progetto di desigillazione di una porzione del tratto stradale di via Roosevelt: l’intervento prevede sostanzialmente la realizzazione di un viale alberato, un corridoio verde. I benefici ambientali secondo le intenzioni dell’amministrazione, dovrebbero riguardare il “miglioramento microclimatico della zona, il miglioramento del deflusso idrico in caso di piogge intense o torrenziali e la mitigazione locale delle ondate di calore estive, con un abbassamento delle temperature”. Certo il superamento del passaggio a livello, e la conseguente fluidificazione del traffico, abbatterebbe in modo alquanto più efficace smog e inquinamento acustico, ma questa è un’altra storia.

In una determina dirigenziale dei giorni scorsi si legge che il Comune ha conferito alla Bisi & Merkus studio associato di Reggio Emilia, la migliore tra le offerte pervenute, l’incarico per la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva, unitamente al coordinamento della sicurezza e la direzione lavori (spesa dell’affidamento, circa 30mila euro).

Ad agosto l’architetto carpigiano Andrea Del Carlo era invece stato nominato coordinatore della sicurezza, in fase di progettazione ed esecuzione lavori relativi al progetto di de-impermeabilizzazione di 800 metri di viale Carducci, dall’intersezione tra le vie Volturno – Garagnani fino a Corso Cabassi. L’incarico affidato in modo diretto (per una somma di circa 7mila euro), si legge nella determina, è propedeutico alla “predisposizione della progettazione esecutiva e al successivo affidamento dei lavori”.

Il progetto prevede di rimuovere sul lato ovest del viale lo strato impermeabile di asfalto per realizzarvi una lunga striscia di terra. Oltre ad appianare i dislivelli fra la pista ciclabile, l’attuale filare di alberi oggi soffocato dal cemento e la carreggiata vera e propria, il percorso ciclabile verrà rifatto per migliorarne sicurezza e percorribilità.

I progetti non mancano ma quanto ancora dovremo aspettare per vederne realizzato qualcuno?

J.B.