Non ha fatto in tempo nemmeno a scaldare i motori che si è dovuta fermare: a imporre l’ennesimo stop sono state le elezioni politiche ma qualsiasi occasione di voto costringe a chiudere le scuole per due, tre giorni. E se, in teoria, tutti sono d’accordo sul fatto che la frequenza in presenza rappresenti un valore fondamentale per la crescita culturale e individuale dei ragazzi e occorre ridurre al minimo le interruzioni dell’attività, nella pratica ancora una volta si è votato nelle scuole domenica 25 settembre. Non ovunque però perché gli esempi virtuosi non mancano: a sollecitare soluzioni alternative era stato lo stesso Ministero dell’Interno già due anni fa chiedendo all’Anci di sensibilizzare i Comuni per avviare una ricognizione del patrimonio immobiliare pubblico incaricando le Prefetture di raccogliere le variazioni di sede anche al fine di aggiornare le tessere elettorali. E così, nel vicino Comune di Correggio l’Amministrazione si è attivata nel 2020 riorganizzando le sezioni e modificando l’ubicazione dei seggi elettorali col risultato che nessun seggio in occasione del referendum è stato allestito nelle scuole. Sempre più le amministrazioni che hanno scelto un’alternativa: l’ultima è stata quella del comune bolognese di Castello d’Argile che ha ospitato le elezioni politiche nelle palestre degli istituti evitando di chiudere le scuole. Nel giugno 2021 sulla questione era intervenuto con fermezza anche il presidente della Provincia di Modena Tomei Seggi nelle scuole, le prossime elezioni sono le Amministrative del 2024. Il tempo per organizzarsi c’è sollecitando l’uso di altre sedi come seggio elettorale E a Carpi? In occasione delle elezioni politiche del 25 settembre, sono state traslocate le sezioni elettorali dal Liceo Fanti alla Scuola primaria Pascoli. “Con la decisione degli ultimi spostamenti ho dato mandato agli uffici comunali competenti di avanzare una proposta per spostare i seggi in luoghi alternativi” afferma l’assessore Stefania Gasparini. “Se non dovessero esserci possibilità in tal senso, l’idea è comunque quella di accorpare i seggi all’interno di una scuola per ridurre il numero di quelle da chiudere nel rispetto della normativa nazionale. L’intenzione è quella di procedere per trovare una soluzione già dalle prossime elezioni”. Le prossime elezioni sono le Amministrative del 2024. Il tempo per organizzarsi c’è.
Sara Gelli