Sanità, medicina territoriale al centro: a Carpi è attiva la Cot

La Cot - Centrale operativa territoriale rappresenta un modello organizzativo innovativo che svolge una funzione di coordinamento della presa in carico della persona e raccordo tra servizi e professionisti coinvolti nei diversi contesti - attività territoriali, sanitarie e sociosanitarie, ospedaliere – e dialoga con la rete dell’emergenza-urgenza.Nei primi mesi del 2023 si completerà la Casa della Comunità di Carpi.

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Casa della Comunità di Carpi

Nuove funzioni, personale specializzato e nuove tecnologie per favorire il raccordo tra i diversi contesti assistenziali e i professionisti: la dottoressa Anna Maria Petrini, direttore generale dell’Ausl, ha presentato la progettualità delle Centrali operative territoriali (Cot) e della Centrale di Telemedicina provinciale, la cui progettazione sarà ultimata entro la fine dell’anno. 

La Cot rappresenta un modello organizzativo innovativo che svolge una funzione di
coordinamento della presa in carico della persona e raccordo tra servizi e professionisti coinvolti nei diversi contesti – attività territoriali, sanitarie e sociosanitarie, ospedaliere – e dialoga con la rete dell’emergenza-urgenza. Tali presidi hanno diversi compiti operativi: ricevere e decodificare le segnalazioni; valutare il bisogno attraverso un approccio multidimensionale e differenziato secondo il livello di complessità; coordinare e facilitare l’integrazione tra i diversi professionisti che lavorano nei servizi territoriali, ospedalieri e del servizio sociale; verificare l’avvio del percorso personalizzato ed eventualmente monitorarne il proseguimento.

Già attiva in via sperimentale la Cot di Carpi e in corso di attivazione quella di Modena, che saranno poi collocate nelle sedi definitive.

Nei primi mesi del 2023 si completerà invece la Casa della Comunità di Carpi.

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