“Se il Ministero degli interni, non si attiva per risolvere la situazione, una soluzione potrebbe essere rappresentata dall’acquisto di una autoscala, da parte dei quattro comuni dell’Unione, supportati dalla Fondazione e la successiva stipula di un contratto di comodato”. A lanciare l’appello per dotare il Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Carpi del mezzo di soccorso avanzato in pianta stabile è Enrico Franchini, all’indomani dell’attesa risposta del prefetto di Modena, Alessandra Camporota. Franchini, lo scorso 21 luglio, dopo il gravissimo incendio che aveva interessato un palazzo a Novi di Modena e in cui erano rimasti coinvolti i suoi familiari, aveva inviato una Pec alla Prefettura per denunciare la grave situazione in cui sono costretti a operare i pompieri di Carpi. “Se sono ancora un padre e un marito – aveva scritto – è grazie all’unica autoscala in servizio in tutta la provincia di Modena (ancora qualche decina di minuti e sarebbero morti vari bambini). Se nel medesimo giorno si fossero verificati vari incendi (nei piani alti) in località differenti, si sarebbero dovute sacrificare delle vite umane”.
Il prefetto dal canto suo assicura di aver “prontamente interessato gli organismi competenti”.
Nel frattempo la nostra scala, rientrata da Parma dopo oltre quattro mesi, è ancora in officina a Brescia presso la Iveco mezzi speciali dove è andata a ingrossare le fila dei mezzi dei Vigili del Fuoco da aggiustare, oltre una trentina, e verosimilmente non tornerà in città prima della fine di ottobre…
“Negli ultimi anni – scrive il prefetto Alessandra Camporota – l’autoscala prevista per Carpi è stata trasferita sovente presso altri Comandi in Emilia Romagna e in regioni limitrofe per le esigenze dei vari territori, in ragione di frequenti manutenzioni ordinarie o straordinarie dei mezzi in dotazione. In ordine alla criticità segnalata, peraltro, la Direzione Regionale dell’Emilia Romagna ha interessato il Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Ministero dell’Interno, sottolineando la necessità che, in attesa dell’assegnazione di ulteriori autoscale, siano ridotti al minimo gli spostamenti dell’autoscala in dotazione al Distaccamento di Carpi, in ragione dell’importanza del bacino di competenza di quel presidio”.
Qualora si dovessero verificare due incendi ai piani alti in due punti lontani della nostra provincia, chi si assumerà la responsabilità di scegliere dove indirizzare l’autoscala? Chi sarà disposto ad accollarsi “la colpa” di una tragedia annunciata? Una sola autoscala da Pievepelago a San Martino Spino è una vergogna!
L’estate scorsa il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Michele Barcaiuolo, aveva presentato un ordine del giorno in cui proponeva di “utilizzare parte delle somme stanziate alla Missione 11, Soccorso civile, Programma 1 Sistema di protezione civile, per l’acquisto di autoscale da destinare ai Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco”, in considerazione “del fatto che tutte le operazioni di soccorso tecnico urgente, sul territorio nazionale vengono effettuate esclusivamente dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco” e che “la dotazione di autoscale rispetta i criteri minimi ma risulta essere insufficiente per la copertura di un territorio vasto e ad alto rischio sismico e idrogeologico come la Regione Emilia-Romagna”. L’Odg non passò (18 voti favorevoli e 26 contrari). La sicurezza di pompieri e cittadini ha forse un colore politico? E allora compriamola noi cittadini un’autoscala e poi diamola in comodato d’uso ai nostri Vigili del Fuoco. Cari sindaci, unendo le forze, possiamo farcela!
Jessica Bianchi