Paolo Karim Gozzo, cantautore e polistrumentista con origini siciliane e marocchine e carpigiano d’adozione, torna dopo quasi tre anni di lavoro con un nuovo album Tango Mediterraneo, un’opera in cui il musicista riscopre e abbraccia le proprie radici con una personale scrittura multilingue e una produzione pop ispirata da sonorità mediterranee, del sud Italia, del Maghreb, andaluse, arabe e berbere.
L’uscita del nuovo progetto discografico è stata anticipata dal brano Leila (escluso dal Festival di Sanremo nell’inverno del 2020) e da un recente successo a Parigi con un concerto che ha registrato il tutto esaurito, presso l’Istituto Italiano di Cultura. In fase di programmazione vi è anche una data a Tunisi, confermata ma posticipata a causa della lenta ripresa dalla pandemia. La produzione dell’album è stata seguita direttamente dall’artista e si è svolta in fase di preproduzione a Berlino con il compositore Federico Truzzi e successivamente a Modena con l’ingegnere del suono Davide Bombanella. Alla realizzazione delle registrazioni hanno partecipato moltissimi musicisti provenienti da diverse aree del Mediterraneo.
Proprio il Mediterraneo è il punto di connessione interculturale che intreccia le storie raccontate da Paolo Karim, nei suoi testi vi sono diverse tematiche quali il rispetto per l’ambiente, l’uguaglianza di genere e l’antifascismo, la spiritualità, il diritto allo studio ed al lavoro, ma vi è spazio anche per brani “leggeri” o riguardanti aspetti più personali.
Inoltre vi è incluso un omaggio al poeta turco Nazim Hikmet con la sua Arrivederci Fratello Mare.
La pubblicazione di Tango Mediterraneo è accompagnata dal videoclip della title track: le riprese sono curate dal regista carpigiano Enrico Mescoli che aveva già realizzato il videoclip di Leila e sono arricchite dalla partecipazione dei ballerini Sara Bencivenni e Marco Mustone.