Nemmeno gli storici tigli di Piazzale Ramazzini nel giardino davanti all’ex Mercato Coperto di Porta Modena sono stati risparmiati: questa mattina (martedì 26 luglio) gli operai hanno proceduto ad abbattere due piante che sono parte della storia di Carpi. Altre tre erano state abbattute negli anni scorsi e mai più sostituite senza alcun rispetto per la fisionomia di quell’angolo del centro storico, uno dei pochi in cui sono sopravvissuti alberi ad alto fusto.
Chi si avvicina a questo luogo deve farlo con rispetto, consapevole di quello che rappresenta e senza ignorare il valore legato alla sua storia e, ancor più, alla leggenda che rimanda agli inizi del ‘900 e al lascito della famiglia Foresti che cede al Comune di Carpi i terreni corrispondenti all’attuale piazzale Ramazzini. Per approfondimenti si rimanda a https://temponews.it/2018/03/02/gi-le-mani-da-piazzale-ramazzini-e-porta-modena/
Si dirà che sono piante malate, col tronco cavo, pericolose perché a rischio caduta e non siamo qui a contestare perizie di tecnici esperti: se venissero sostituite non ci sarebbe nulla da ridire. Invece Piazzale Ramazzini, avanti così, resterà senza tigli, riscaldato dai raggi del sole che andrà a contribuire al caldo rovente di un centro storico di sola pietra.
In piena emergenza climatica è proprio quello che ci vuole! L’idea che un’essenza autoctona piantumata a Fossoli tra le vie Mare del Nord e via Budrione Migliarina est possa, ammesso che resista, compensare in futuro il taglio di quel tiglio non convince.
Sara Gelli