A Carpi dal 2014 al 2020 si sono verificati 1.885 incidenti su strade urbane con 20 morti e 2.446 feriti e 495 sinistri su assi extra urbani con 10 morti e 734 feriti, per una media che supera i 4 morti e i 454 feriti all’anno.
Per tentare di ridurre questo bollettino di guerra, nasce Carpi30, una campagna di sensibilizzazione per la sicurezza stradale finalizzata a ridurre la velocità massima nelle aree urbane di Carpi a 30 km/h, promossa da Fiab Modena Sezione Carpi e sostenuta da altre otto organizzazioni carpigiane (Legambiente Terre d’Argine APS, WWF Emilia Centrale, Udi – Unione Donne in Italia, Sezione Carpi, Porta Aperta Carpi, Comitato Utenti Ferrovia Modena-Carpi-Mantova, Lipu Sezione di Carpi, IRCAF Centro Studi APS e Carpi Comune Associazione Culturale). Il primo obiettivo di Carpi30 è quello di organizzare una raccolta firme per presentare al sindaco una Petizione in cui si chiede di realizzare Carpi Città30, prevedendo l’istituzione e il controllo del limite dei 30 km/h come velocità massima per le aree urbane, con la sola eccezione del limite di 50 km/h sulle strade principali, e di impegnarsi a proporre sul tema una proposta di deliberazione al Consiglio Comunale. A considerare le Città30 come pilastro alla lotta contro le vittime della strada è l’ONU, con il preciso obiettivo di ridurre i morti e i feriti causati dagli incidenti stradali di almeno il 50% al 2030, ed a questo scopo ha lanciato tramite l’OMS la campagna #Love30 per ottenere strade più sicure #StreetsforLife. Anche per l’Unione Europea il grande obiettivo è quello di arrivare a Zero morti nel 2050 (#visionzero) (a Helsinki ci sono riusciti: zero morti nel 2020, mentre nel 1970 sono stati 50), con un obiettivo di medio periodo di ridurre del 50% il numero di morti e di feriti gravi sulle strade entro il 2030. A tal scopo a settembre 2021 il Parlamento Europeo ha chiesto alla Commissione Europea di adottare le misure necessarie ad introdurre questa norma (città30) in tutti i paesi. A Bologna nel luglio 2021, l’associazione Salvaiciclisti assieme a numerose altre realtà del territorio ha lanciato la campagna Bologna30 per moderare la velocità del traffico motorizzato in città e rendere le strade più sicure e vivibili. Esperienza che ha ispirato anche Carpi30: “una città a 30km/h – spiega la Fiab – consente di ridurre sensibilmente gli incidenti stradali (circa -25%) con particolare efficacia sugli investimenti di pedoni, sul numero dei morti (-50%) e dei feriti gravi; di ridurre i relativi costi sociali, di far diminuire il rumore percepito e i livelli di inquinamento dell’aria”.
La riduzione dei morti e dei feriti sulla strada e la riduzione dell’inquinamento acustico e ambientale non può che avere un riscontro positivo anche sulla qualità della vita dei cittadini. L’invito di Fiab e degli altri promotori ai carpigiani è dunque quello di aderire alla campagna sottoscrivendo la petizione. Al momento per avere informazioni e firmare l’appuntamento è il sabato mattina sul rialzato di Piazza Martiri dalle 9 alle 12 e i mercoledì di agosto dalle 18 alle 18 al Parco delle Rimembranze nei pressi della statua di Manfredo Fanti.
Carpi Città30, fermiamo i morti sulle strade: la proposta di Fiab
A Carpi dal 2014 al 2020 si sono verificati 1.885 incidenti su strade urbane con 20 morti e 2.446 feriti e 495 sinistri su assi extra urbani con 10 morti e 734 feriti, per una media che supera i 4 morti e i 454 feriti all'anno. Per tentare di ridurre questo bollettino di guerra, nasce Carpi30, una campagna di sensibilizzazione per la sicurezza stradale finalizzata a ridurre la velocità massima nelle aree urbane di Carpi a 30 km/h, promossa da Fiab Modena Sezione Carpi e sostenuta da altre otto organizzazioni carpigiane.