Sarà sottoposta al Consiglio comunale nel corso della prossima seduta la delibera che dispone l’acquisto del primo pacchetto di appartamenti all’interno del cosiddetto Biscione tra via Unione Sovietica e via Cattani: si tratta del primo passo necessario alla realizzazione del progetto di rigenerazione urbana e sociale, l’intervento di recupero da 9 milioni di euro del grande complesso immobiliare. L’intenzione dell’amministrazione comunale è quella di mettere fine a un contesto di degrado che impatta sull’intero quartiere.
Il Programma prevede che Acer e Comune acquisiscano 55 dei 90 alloggi anche, se necessario, attraverso un percorso espropriativo per attuare il Piano integrato di Edilizia residenziale sociale (Piers): dopo l’acquisizione gli alloggi saranno poi nuovamente messi a disposizione. L’operazione prevede la rifunzionalizzazione degli spazi esterni, la riqualificazione dell’involucro così come quella energetica, impiantistica e strutturale e poi la ridefinizione degli interni, dalla parte residenziale alla creazione di ambiti comuni.
La trattativa diretta con l’immobiliare che ha dato la disponibilità a cedere i quindici alloggi di cui è proprietaria consentirà a Comune di Carpi e a Acer, Azienda Casa Emilia Romagna, di entrarne in possesso: sei appartamenti che si trovano in una torre saranno acquistati da Acer, gli altri nove che si trovano nell’altra torre verranno acquistati dal Comune.
A stabilire il prezzo degli alloggi, non passibile di rialzi né di ribassi, è la perizia disposta da Acer in qualità di stazione appaltante: 350 euro al metro quadrato.
Complessivamente per i nove appartamenti il Comune di Carpi dovrà stanziare 223mila euro di spesa a cui si dovranno aggiungere le spese notarili (28mila 500 euro).
Nel caso in cui non si trovassero accordi con le restanti proprietà si renderà necessaria la procedura espropriativa: il valore d’acquisto degli immobili sarà quello di mercato.
Sara Gelli